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Messina città della musica, 300mila presenze per i grandi concerti del 2025 al “Franco Scoglio”

Finocchiaro: “Sistema vincente, una città che sa ospitare e stupire”. E rilancia per il 2026 dopo il gran finale con Marco Mengoni

MESSINA – Il tour 2025 di Marco Mengoni si è chiuso a Messina, e con lui anche la stagione dei grandi concerti allo stadio Scoglio, che in questi mesi ha accolto complessivamente 300mila spettatori. Un numero che racconta più di ogni parola la trasformazione della città in un punto di riferimento per la musica dal vivo su scala nazionale.

“Abbiamo portato avanti un progetto ambizioso, credendoci fino in fondo – spiega l’assessore agli Spettacoli e ai Grandi eventi del Comune di Messina, Massimo Finocchiaro –. Il successo dell’ultima tappa del tour di Mengoni è solo la chiusura ideale di una stagione che ha visto la nostra città accogliere centinaia di migliaia di persone, diventando crocevia di emozioni, turismo e cultura. Messina ha saputo farsi trovare pronta e ha saputo offrire il meglio di sé”.

A rendere possibile questo traguardo sono stati oltre 3mila professionisti del settore – tecnici, operai, operatori dello spettacolo – che si sono alternati dietro le quinte degli eventi. “Il mio grazie – prosegue Finocchiaro – va a tutti loro, così come ai volontari, al personale di sicurezza, agli steward, alle hostess e a ogni figura coinvolta nell’organizzazione. Abbiamo dimostrato di avere un sistema efficiente, in grado di affrontare con professionalità anche le sfide più complesse”.

L’assessore rivolge poi un ringraziamento alle istituzioni e alle forze dell’ordine: “La collaborazione della Protezione civile, della Questura, dei carabinieri, della Guardia di finanza, della Polizia municipale, dei servizi d’ordine e di tutti i reparti coinvolti è stata determinante. Così come è stato prezioso il lavoro di squadra portato avanti dagli uffici comunali, dai miei colleghi di Giunta e dalle partecipate del Comune. Abbiamo fatto rete, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Le serate musicali, da Vasco Rossi a Ultimo, hanno portato in città non solo musica e spettacolo, ma anche economia. Le strutture ricettive, i locali, i trasporti, i servizi: tutti – rimarcano in coro gli amministratori – hanno beneficiato dell’indotto generato dagli eventi. “Chi è venuto a Messina – sottolinea Finocchiaro – ha potuto godere anche delle nostre bellezze storiche, delle spiagge della riviera, dei percorsi culturali e delle eccellenze enogastronomiche. La musica è stata un potente motore attrattivo, ma il messaggio più forte è che Messina oggi sa accogliere, emozionare e fidelizzare”.

Il progetto “#messinacittadellamusica” si consolida, e con esso il “#brandMessina”. Uno dei pensieri finali dell’assessore è per chi non c’è più ma ha lasciato un’impronta profonda: Carmelo Costa, storico impresario messinese recentemente scomparso. “In tutto questo c’è anche il suo lavoro, la sua visione e la sua passione – dichiara Finocchiaro –. Carmelo ha preparato il terreno su cui oggi costruiamo, ed è giusto ricordarlo con gratitudine e rispetto”.

Si guarda già al futuro. “Messina – conclude l’assessore – ha dimostrato di potercela fare. Il 2026 non è poi così lontano e siamo pronti a ripartire. Con l’augurio di ritrovare le stesse persone che hanno reso possibile tutto questo, con lo stesso entusiasmo e la stessa energia. Potete contarci”.