Dalla pizzica alla tarantella, il cuore del Meridione esplode all’ottava edizione del Romolo Folk Fest

S.TERESA DI RIVA – La passione ardente del sud Italia, la musica che scorre come un fiume in piena nelle vene della sua gente e la forza indomita di una terra che non dimentica mai le proprie radici è pronta a trasformarsi una vera e propria festa collettiva che prenderà forma in piazza Antonio Stracuzzi a Santa Teresa di Riva con il Romolo Folk Fest. La manifestazione che si terrà il 28 e 29 agosto 2025, giunge così alla sua ottava edizione incarnando l’anima più autentica della cultura popolare di un Sud che balla, canta e che non smette mai di raccontarsi.

Il Meridione, un’unione di popoli e tradizioni

Nato con l’obiettivo di favorire l’incontro e la fratellanza dei popoli, il Romolo Folk Fest rappresenta il frutto dell’amore viscerale e la passione verso le proprie radici di Melino Romolo, affermandosi negli anni come spazio privilegiato per la valorizzazione delle culture e delle etnie europee ed intercontinentali. L’anima del festival è racchiusa tutta nella scelta del tema “Il Sud che balla“, titolo che si manifesta come un inno all’energia vitale del Meridione, alla sua capacità di trasformare il dolore in canto, la fatica in danza e la nostalgia in festa.

Il palco di Santa Teresa di Riva accoglierà quest’anno protagonisti di rilievo internazionale e giovani talenti emergenti, in un intreccio che unisce passato e futuro, tradizione e innovazione, espressione di una cultura che non rinuncia a raccontarsi attraverso i suoi canti, le sue danze ed i suoi sapori.

La potenza travolgente della Super Taranta

Grande attesa per la serata inaugurale del 28 agosto, con l’arrivo in riviera jonica della travolgente energia della Super Taranta, formazione guidata da Antonio Castrignanò e Mauro Durante, voci simbolo della celebre “Notte della Taranta”, cuore pulsante della pizzica, danza ancestrale che ha superato i confini locali per conquistare i palcoscenici internazionali. Con loro, alcune delle personalità più iconiche del mondo della pizzica salentina da Giancarlo Paglialunga a Enza Pagliara, da Giulio Bianco a Silvia Perrone per un concerto che darà vita a una vera e propria esplosione di suoni e corpi in movimento, una festa corale che trascinerà il pubblico nel vortice della danza.

La voce nuova del Sud e il premio a un maestro

Il 29 agosto sarà invece la volta del giovane talento calabrese Davis Muccari, cantautore e polistrumentista, rivelazione della scena popolare e pop del Meridione. Muccari ha saputo costruire un linguaggio musicale che mescola ballate struggenti e ritmi travolgenti di tarantella, mantenendo sempre viva la radice popolare calabrese, espressione di una gioventù che non dimentica le radici, ma le rielabora in chiave contemporanea.

A rendere ancora più prestigiosa la serata sarà la consegna del premio Enzo Saccà al maestro Pietro Adragna, fisarmonicista di fama internazionale e ambasciatore della Sicilia nel mondo. Campione mondiale di fisarmonica, concertista raffinato e direttore artistico del World Accordion Festival, Adragna incarna perfettamente l’idea di un folklore che dialoga con l’opera e con la musica sinfonica, mostrando la straordinaria versatilità di uno strumento popolare per eccellenza.

Omaggio ai Canterini della Riviera Jonica

Quest’anno il festival assume un valore simbolico ancora più profondo, celebrando il 60° anniversario dalla fondazione del gruppo “I Canterini della Riviera Jonica Melino Romolo”. Sul palco si alterneranno le voci e i volti dei canterini senior che, dal 1965 ad oggi, hanno custodito e trasmesso l’eredità di Melino Romolo. La sua visione, che ha restituito dignità e vitalità al folklore, rimane un faro per le nuove generazioni: “il folklore non è polvere di ricordi, ma luce viva che illumina il cammino”.

Musica, tradizione e sapori

Con l’iniziativa “INFOLKettando”, le attività locali proporranno degustazioni di prodotti tipici, permettendo agli spettatori di immergersi nei sapori autentici della terra siciliana, trasformando così la festa in un viaggio sensoriale, occasione di incontro tra cultura materiale e immateriale, in un’armonia che riflette l’identità stessa del Sud.