TAORMINA – È già quasi tutto esaurito per la seconda edizione di “Ccpm & Friends”, lo spettacolo di beneficenza in programma martedì 16 settembre alle 21 al Teatro Antico di Taormina. L’evento vedrà salire sul palco artisti di primo piano come Rosario Fiorello, che conferma ancora una volta il suo impegno a sostegno del Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo, insieme a Orietta Berti, Mario Biondi, Sal Da Vinci, Alexia, Mario Incudine, Roberto Lipari, Giuseppe Castiglia, l’Orchestra a Plettro Città di Taormina e il Piccolo Coro Città di Taormina. La conduzione è affidata a Salvo La Rosa.
Tutti gli artisti hanno aderito a titolo gratuito, offrendo la loro voce e la loro arte per una causa che unisce spettacolo e solidarietà. Il ricavato sarà interamente devoluto al Ccpm, che rappresenta un presidio di eccellenza e deve continuare a operare a Taormina per salvare la vita dei bambini e dare serenità alle loro famiglie. Restano disponibili soltanto pochi biglietti di gradinata non numerata, un segnale della forte risposta del pubblico e dell’attenzione verso questa struttura, il cui futuro resta al centro di un delicato dibattito istituzionale.
Il sostegno della comunità e delle istituzioni
Il dott. Sasha Agati, primario del Ccpm, sottolinea come l’iniziativa nasca “da una sinergia con il Comune di Taormina, che attraverso i suoi organi istituzionali, dagli assessori al presidente del Consiglio Pinuccio Composto, al sindaco Cateno De Luca, ha seguito passo dopo passo le problematiche del centro”. La serata di beneficenza permetterà di aggiungere nuove tecnologie e strumenti per migliorare l’assistenza clinica e la qualità della vita dei piccoli pazienti. “Ccpm & Friends” si conferma quindi non solo un appuntamento di spettacolo, ma anche una vera e propria mobilitazione di comunità, capace di richiamare l’attenzione a livello regionale e nazionale.
Dott. Agati, cosa rappresenta per voi “Ccpm & Friends”?
“È un evento che nasce da un’idea del Comune di Taormina, che si è sempre dimostrato vicino alle problematiche del nostro centro. Già la prima edizione è stata un successo straordinario e ci ha consentito di raccogliere risorse preziose. Questa seconda edizione rafforza un legame con la comunità che ci sostiene e ci permette di investire in nuove tecnologie e device per migliorare l’assistenza ai nostri piccoli pazienti. Gli artisti hanno aderito gratuitamente e questo è un segnale di grande valore umano.”
I biglietti sono quasi esauriti, cosa significa per voi questa risposta del pubblico?
“È un segno di affetto che ci commuove. La gente viene per gli artisti, certo, ma soprattutto per testimoniare vicinanza al Ccpm. Restano solo pochi posti di gradinata e questo ci conferma quanto sia forte il legame con la nostra realtà”.
Rispetto allo scorso anno cosa è cambiato nella situazione del Ccpm?
“Abbiamo ottenuto una proroga fino al 31 dicembre. Questa volta, però, sono state tracciate linee guida chiare, frutto di una sinergia importante fra Ministero della Salute e Regione siciliana. Siamo fiduciosi che si possa arrivare a una soluzione definitiva, capace di garantire continuità alle nostre attività.”
Si parla, per il futuro, di una possibile regia del Papardo di Messina: è un’ipotesi concreta?
“Sì, è un’ipotesi che esiste ed è sul tavolo, anche se non abbiamo informazioni dirette. Quello che sappiamo con certezza è che c’è un impegno forte da parte della Presidenza della Regione, dell’assessorato alla Salute e del sindaco Cateno De Luca, che ci ha seguito passo dopo passo, anche nei momenti più critici. L’auspicio è che questa volta si arrivi davvero a un punto fermo”.
Se la regia passasse a Messina, cosa significherebbe per Taormina?
“Noi ci auguriamo che le risorse umane e l’esperienza maturata qui non vadano disperse. Il Ccpm ha accumulato negli anni un patrimonio di professionalità, di qualità assistenziale e di formazione continua che deve restare un punto fermo. Taormina può continuare a essere un faro, anche con una regia diversa, purché non venga disperso tutto ciò che è stato costruito.”
Oltre agli artisti, qual è la risposta delle istituzioni per la serata del 16 settembre?
“L’anno scorso è stata forte e trasversale, quest’anno abbiamo invitato ufficialmente rappresentanti regionali e nazionali, anche chi non ha seguito da vicino la vicenda, perché possa vedere di persona cosa significa lavorare in un ospedale come il nostro e organizzare un evento che coinvolge dimensioni nazionali e internazionali. Vogliamo che tutti comprendano il valore e la necessità di mantenere vivo questo centro”. Il 16 settembre, dunque, il Teatro Antico di Taormina non sarà soltanto il palcoscenico di un grande spettacolo, ma diventerà il simbolo della lotta per mantenere viva una struttura che rappresenta un punto di riferimento unico nel Mediterraneo per la cardiochirurgia pediatrica.






