FURCI SICULO – Con l’arrivo di settembre si è chiusa una stagione estiva caratterizzata da luci e ombre. Villeggianti e vacanzieri hanno animato le vie del centro e il lungomare, ma ci sono problemi del passato che tornano, rimasti irrisolti. Viabilità, parcheggi e qualità del mare (in quest’ultimo caso, ad onor del vero, il problema va ben al di là di Furci ed il singolo Comune può fare poco) sono stati i temi più discussi, con i residenti che hanno ripetutamente segnalato disagi e chiesto soluzioni all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Matteo Francilia.
Da due anni i cittadini sollecitano una revisione dei pass auto, che però non è arrivata. Il nodo riguarda sia le vie principali (la Statale è regolata da strisce blu e parcheggi a pagamento) quanto e soprattutto le strade interne, prese d’assalto dagli automobilisti. I controlli sono stati scarsi e gli annunci di revisione dei tagliandi sono rimasti sulla carta, e non è stato chiarito con quali criteri fossero stati rilasciati in passato. Molte le richieste cadute nel vuoto, compresa l’installazione di dissuasori agli incroci – misura adottata con successo a Messina e in altri centri jonici – per prevenire la sosta selvaggia, che spesso impedisce alle auto di svoltare.
Disagi anche nella zona del campo sportivo, come ogni anno trasformato in parcheggio estivo gratuito. I residenti hanno lamentato gli inconvenienti causati dalla polvere, che li ha costretti a tenere le finestre chiuse nonostante il caldo, chiedendo almeno di innaffiare il terreno per limitare il problema. A questo – spiegano gli stessi residenti – si aggiunge la questione viabilità: l’area è servita da un unico ingresso-uscita, via Risorgimento, con inevitabili code e disagi nei momenti di maggiore afflusso.
A peggiorare il quadro la situazione lungo la litoranea sud, soprattutto durante gli spettacoli ospitati alla cavea del parco Furci Verde. In quelle serate il lungomare è diventato teatro della “sagra” dei parcheggi in divieto, di fatto senza controlli (nella foto): decine di auto lasciate sino alla curva, a pochi metri dall’anfiteatro. Nonostante le segnalazioni, non sono arrivati interventi risolutivi da parte del Comune e della polizia municipale. “Che ben vengano gli intrattenimenti estivi – il coro unanime – ma è necessario che permanga il rispetto delle regole legate alla viabilità ed alla sosta”. In questo senso è stato apprezzato lo sforzo (di Comune e Polizia municipale) per garantire servizi ed ordine nella sosta e nella viabilità nella vicina Santa Teresa in occasione del concerto evento di Fedez il 27 agosto, che ha richiamato oltre 4mila persone. Obiettivo raggiunto.
Infine, il mare. Le acque torbide e marroni hanno rovinato la stagione non solo a Furci ma in tutta la “Riviera blu”, la costa jonica messinese. Un problema che stride con il riconoscimento della Fee (la bandiera blu), ottenuta grazie al percorso avviato dal Comune di S. Teresa di Riva anni addietro e che ha fatto crescere l’intero comprensorio sotto il profilo dei servizi che di fatto hanno migliorato l’accesso e la vivibilità dell’arenile. Ma i cittadini non si accontentano: chiedono che il mare resti davvero blu tutto l’anno, soprattutto in estate, perché senza acque pulite si rischia di vanificare ogni riconoscimento.
Il bilancio dell’estate furcese resta dunque segnato da promesse mancate e criticità irrisolte. I residenti reclamano risposte e soluzioni, convinti che Furci non sia solo Statale e lungomare, ma un paese che merita una attenzione costante, dentro e fuori la stagione turistica.

Auto parcheggiate sul lungomare (zona sud) vicino la Villa comunale in cui si svolgono gli spettacoli

Le auto parcheggiate al campo sportivo nel corso dell’estate
