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Palermo, “Il Barbiere di Siviglia” rilancia la stagione del teatro Massimo

Dal 17 al 25 settembre andrà in scena l’opera firmata da Stefania Bonfadelli con la direzione del giovane Riccardo Bisatti ed un team creativo tutto al femminile

PALERMO – L’inesauribile verve di Gioachino Rossini torna protagonista sul palcoscenico del teatro Massimo di Palermo, che dal 17 al 25 settembre ospiterà in nuovo allestimento de Il Barbiere di Siviglia, capolavoro assoluto del teatro comico musicale. L’opera, tra le più amate e rappresentate a livello internazionale, sarà proposta in una lettura fresca e rigorosa firmata da Stefania Bonfadelli, celebre soprano di carriera internazionale e oggi affermata regista, affiancata da una squadra creativa interamente al femminile che imprime allo spettacolo una cifra moderna e raffinata. A dirigere l’orchestra del teatro sarà il giovane e brillante Riccardo Bisatti, pianista e direttore in rapida ascesa, premiato in concorsi nazionali ed internazionali, mentre la preparazione del Coro porta la firma di Salvatore Punturo.

Un cast di riferimento per il repertorio rossiniano

Il cast riunisce interpreti di riferimento del repertorio rossiniano a cominciare da Mattia Olivieri nel ruolo di Figaro, recentemente applaudito alla Scala e all’Opéra di Parigi, affiancato dal mezzosoprano di caratura internazionale consacrata al Rossini Opera Festival Maria Kataeva nei panni di Rosina e dal tenore Ruzil Gatin nei panni del Conte d’Almaviva.

Nel corso delle diverse recite, saranno alternati da Matteo Mancini, Laura Verrecchia e Pavel Kolgatin, mentre i ruoli di Bartolo saranno affidati a Vincenzo Taormina e Giuseppe Toia, con Simón Orfila come Don Basilio, Italo Proferisce nei doppi panni di Fiorello e dell’Ufficiale e Noemi Muschetti in quelli di Berta. La produzione, in programma per otto recite, si presenta come uno dei momenti di punta della stagione, capace di coniugare levità comica e solidità musicale.

L’idea registica: dentro e fuori, la doppia verità dei personaggi

La visione registica di Bonfadelli si basa su una rilettura sobria e filologica che rifiuta ogni sovrastruttura, puntando a restituire l’essenza teatrale della partitura. “Sposo la Rossini Renaissance” afferma la regista, rivendicando la scelta di evitare gag aggiunte o trovate forzate che rafforziono l’ironia magistrale già precisamente adottata da Rossini e dal librettista Cesare Sterbini. La scena, ideata da Serena Rocco, sarà essenziale e contemporanea, giocata sulla dialettica tra il “dentro” ed il “fuori” che rappresentano da un lato ciò che i personaggi sono davvero e dall’altro, come desiderano apparire, in una continua oscillazione tra autenticità e finzione che rispecchia il cuore stesso della vicenda. I costumi di Valeria Donata Bettella e le luci disegnate da Fiammetta Baldiserri, realizzate da Daniela Gullo e Giulia Bandera, completano un impianto visivo leggero e funzionale al ritmo serrato dell’azione scenica.

Trama e tradizione

La trama, tratta dalla celebre commedia Le barbier de Séville ou La précaution inutile di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, resta uno dei modelli insuperati dell’opera buffa. Il Conte d’Almaviva, innamorato della giovane Rosina tenuta sotto stretta sorveglianza dal vecchio e avaro tutore Don Bartolo, ordisce insieme all’astuto factotum Figaro una sequenza di travestimenti, inganni e malintesi per conquistare il cuore della fanciulla e sventare i piani del rivale. Composto per il Carnevale del 1816 da un ventitreenne Rossini, l’opera rappresenta un capolavoro di precisione ritmica, brillantezza melodica e costruzione drammaturgica che ancora oggi affascina per la sua modernità.

Il giovane sul podio, Riccardo Bisatti

Interessante sarà il dialogo tra questa macchina teatrale perfetta e la bacchetta di Bisatti, giovane classe 2000, diplomato con lode in pianoforte e direzione d’orchestra e già vincitore del Premio delle Arti 2022 e del Premio Serbian National Theatre al Concorso “Luigi Mancinelli”. Ospite di prestigiose istituzioni come il teatro Regio di Torino, il Maggio Musicale Fiorentino, la Fondazione Arena di Verona e la Prague Philharmonia, Bisatti ha debuttato sul podio a soli diciotto anni con La serva padrona e dal 2024 è diventato il direttore ospite principale dell’orchestra sinfonica G. Rossini di Pesaro.

La regista: Stefania Bonfadelli

Bonfadelli, da parte sua, porta in questa regia l’esperienza di oltre ottanta titoli interpretati nei più grandi teatri del mondo, diretta da maestri come Zubin Mehta, Riccardo Muti, Placido Domingo, Daniel Oren e guidata da registi del calibro di Franco Zeffirelli, Luca Ronconi, Robert Carsen e Dario Fo. Laureata in lettere, usmica e spettacolo alla Sapienza Università di Roma, dal 2016 ha intrapreso una carriera registica che l’ha vista firmare anche apprezzati lavori di prosa come Maria Callas master class di Terrence McNally con Mascia Musy e La vedova Socrate di Franca Valeri con Lella Costa, andato in scena al Piccolo Teatro di Milano nel 2020.

Incontri, formazione, solidarietà

Il debutto dell’opera sarà preceduto venerdì 12 settembre alle 18.00 da un incontro di introduzione all’ascolto, curato dall’Associazione Amici del Teatro Massimo con la partecipazione del musicologo Saverio La Macchia, mentre la prova generale del 16 settembre alle 18.30 sarà aperta al pubblico in beneficenza a favore dell’Associazione La Casa di Lucia A.P.S realtà impegnata nella promozione dei valori di accoglienza, giustizia sociale e sostenibilità, dedicata alla memoria di Lucia Pepe.

Calendario delle recite

Con la produzione del nuovo Barbiere di Siviglia, il teatro Massimo si conferma fucina di creatività e sperimentazione, capace di coniugare rigore filologico e vitalità scenica, tradizione e innovazione.
Le recite dello spettacolo si susseguiranno a partire da mercoledì 17 settembre alle 20.00, con la serata inaugurale del Turno Prime, per poi proseguire giovedì 18 settembre alle 18.30 con il Turno B e venerdì 19 settembre sempre alle 20.00, con il Turno F. Il fine settimana sarà animato dalla rappresentazione di sabato 20 settembre alle 20.00, fuori abbonamento e da quella di domenica 21 settembre alle 18.30 per il Turno D. La settimana successiva vedrà in scena l’opera martedì 23 settembre alle 18.30 per il Turno Scuola, mercoledì 24 settembre alla stessa ora per il Turno C ed infine giovedì 25 settembre alle 18.30 con l’ultima replica fuori abbonamento.