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La Sicilia premia la sua eccellenza ad Abbagnato e Parmitano il premio Alessi 2025

Il riconoscimento istituito dal presidente Schifani ha celebrato i due siciliani, ambasciatori di arte e scienza nel mondo

PALERMO – All’interno dei suggestivi giardini di Palazzo d’Orléans, cuore istituzionale della Regione Siciliana, si è svolta la cerimonia di consegna del Premio Alessi 2025, il riconoscimento istituito dalla presidenza della Regione ed intitolato al primo presidente della regione siciliana, Franco Restivo Alessi. L’appuntamento, ormai divenuto un momento simbolico del calendario istituzionale siciliano, ha celebrato due figure che incarnano l’eccellenza dell’Isola nel mondo, unendo arte e scienza in un unico abbraccio ideale sotto il segno dell’impegno e della passione. A riceverlo, quest’anno, sono stati due simboli di orgoglio per l’isola, la ballerina Eleonora Abbagnato, icona mondiale della danza e l’astronauta Luca Parmitano, ufficiale dell’aeronautica militare.

Un premio che celebra l’impegno e l’eccellenza siciliana

Il Premio Alessi, istituito nel 2023 dal governo regionale guidato da Renato Schifani, porta il nome del primo presidente della regione siciliana e vuole rendere omaggio a quanti, nati o cresciuti in Sicilia, abbiano saputo distinguersi nel panorama nazionale ed internazionale, contribuendo con opere e azioni al progresso etico, sociale, culturale, scientifico e artistico della comunità.
“Questo premio – ha sottolineato il presidente Schifani – è un segno di gratitudine verso coloro che, con serietà e spirito di servizio, rappresentano modelli di riferimento, capaci di trasmettere fiducia e speranza alle nuove generazioni. In questo modo intendiamo custodire la memoria di un protagonista della nostra storia regionale e riaffermare i valori che egli ha incarnato quali: etica pubblica, dedizione al bene comune, rispetto della legalità e amore per la nostra terra. Bisogna guardare in alto e credere in una società che possa riscattarsi”.

Eleonora Abbagnato, ambasciatrice della danza e della cultura siciliana

Palermitana di nascita e con una carriera luminosa che l’ha condotta fino al vertice dell’Opéra de Paris, dove è stata Étoile, Eleonora Abbagnato dirige oggi il corpo di ballo e la scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma.
A consegnarle il riconoscimento è stato il presidente dell’assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, mentre la motivazione ha sottolineato come la ballerina “abbia saputo portare alto, nel mondo, il nome e la cultura della Sicilia con un percorso che ha dimostrato come la passione ed il lavoro costante possano diventare strumenti di crescita collettiva, offrendo alla comunità siciliana un esempio di orgoglio, cultura e identità”.

Luca Parmitano, lo sguardo della Sicilia verso lo spazio

Originario di Paternò, Luca Parmitano è stato il primo italiano al comando della stazione spaziale internazionale ed il primo astronauta del nostro Paese a compiere attività extraveicolari nello spazio.
Il presidente Schifani, che gli ha consegnato il premio, ha ricordato il gesto simbolico con cui Parmitano ha esposto nello spazio il vessillo della Sicilia: “Un gesto che ha un significato fortissimo”.
La motivazione ha rimarcato come l’astronauta “incarni i valori del servizio e dell’impegno, dimostrando che dalle radici siciliane possono germogliare percorsi capaci di raggiungere le più alte vette della conoscenza e dell’umanità”.

Una storia di speranza, la piccola Ayeda e la rete di solidarietà

La cerimonia, condotta dalla giornalista Elvira Terranova, caposervizio dell’Adnkronos, ha ospitato anche un momento di profonda umanità, dedicato alla vicenda della piccola Ayeda, bimba afghana di due anni affetta da una rara e grave malattia genetica del fegato e attualmente ricoverata all’Ismett di Palermo.

“Desideriamo esprimere la più profonda gratitudine per la professionalità e l’umanità dimostrate nei nostri confronti. Ci siamo davvero sentiti come in una grande famiglia a cui potevamo chiedere qualsiasi cosa per la nostra bambina. Non ci dimenticheremo mai di voi. Grazie di cuore”. È con queste parole che Abdullah Alizada e Khatima Noori, i genitori di Ayeda, hanno voluto ringraziare il presidente della regione siciliana Renato Schifani e la moglie Franca Schifani, insieme a tutto lo staff della presidenza della Regione, alle associazioni Pfic Italia Network e Nove Caring Humans edal personale medico e infermieristico dell’Istituto di alta specializzazione, per l’accoglienza e la solidarietà ricevute.

I due giovani genitori hanno raccontato, in una videointervista trasmessa durante la serata, le difficoltà affrontate al momento dalla diagnosi ricevuta per la loro bambina, priva di qualunque prospettiva di cura nel Paese d’origine, durante il lungo e travagliato viaggio dall’Afghanistan attraverso l’Iran, fino all’approdo in Sicilia, dove si è accesa una nuova speranza.

Oggi la piccola è ricoverata in attesa di trapianto di fegato e come ha raccontato dal palco il direttore generale dell’Ismett Angelo Luca: “le sue condizioni attuali sono buone e stabili, segno tangibile dell’efficacia della rete di solidarietà che si è attivata attorno a lei”.

L’eco della Sicilia tra armonie e racconti popolari

Ad impreziosire la serata, l’orchestra della fondazione teatro Massimo di Palermo diretta da Alberto Maniaci, che ha eseguito pagine musicali di Pietro Mascagni, Gioachino Rossini, Maurice Ravel ed Ennio Morricone. A chiudere in chiave identitaria e popolare, l’intenso “cuntu siciliano” dell’attore e cantastorie Salvo Piparo, che ha regalato al pubblico una narrazione intrisa di memoria e tradizione.