PALERMO – La musica torna a diffondersi in città, con la presentazione dell’ottava edizione di Piano City Palermo, il festival che da venerdì 26 a domenica 28 settembre trasformerà il capoluogo siciliano in un grande palcoscenico, accendendo note e suggestioni dal primo chiarore dell’alba fino a tarda notte. Guidato dalla direzione artistica di Marco Betta e Francesco Taskayali, il festival cresce e si rinnova senza tradire mai la sua anima. Oltre ai tradizionali concerti gratuiti, che riempiranno piazze, teatri, giardini e cortili storici, l’edizione 2025 si arricchirà di una novità attesa, gli showcase notturni, pensati per animare i luoghi simbolo della città con atmosfere intime e inedite.
Un festival che abbraccia la città
La forza della rassegna giace nella sua capacità di uscire dai luoghi canonici della musica colta per riversarsi tra la gente, mescolando linguaggi, esperienze e spazi. Dal centro storico al waterfront, passando per oratori, biblioteche e palazzi monumentali, la città intera diventerà cassa armonica di un percorso sonoro che celebra il pianoforte in tutte le sue forme, dal repertorio classico alle contaminazioni con jazz, pop, elettronica e nuove sperimentazioni.
Giovani talenti e nuove opportunità
Uno dei tratti distintivi di questa edizione è l’attenzione riservata ai giovani interpreti. La direzione artistica ha infatti istituito il premio di formazione “Hermès per i talenti”, un riconoscimento che offre ai pianisti emergenti non soltanto la possibilità di esibirsi in un contesto prestigioso, ma anche un trampolino verso altri festival ed iniziative culturali.
Un investimento nel futuro che testimonia la vocazione di Piano City Palermo a diventare non solo vetrina, ma anche incubatore di talenti, favorendo il ricambio generazionale e alimentando un dialogo tra maestri affermati e nuove promesse.
Una città in musica, dal giorno alla notte
Per tre giorni Palermo si trasformerà quindi in un mosaico sonoro, capace di intrecciare storia e contemporaneità, memoria ed innovazione. Il pianoforte diventa così strumento di connessione tra luoghi e persone, voce che racconta la città e ne valorizza la bellezza architettonica e paesaggistica. Quest’anno più che mai, con l’apertura alle performance notturne, il festival amplia i confini della sua esperienza, invitando cittadini e visitatori a vivere Palermo sotto una nuova luce o, meglio, sotto nuove note.






