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Messina. Gal e Cnr chiudono il progetto “Assistenza tecnica alla pubblica amministrazione”

A Palazzo dei Leoni presentati i risultati: 29 Comuni coinvolti e 20 piani di sviluppo. Conferenza stampa svolta questa mattina

Le interviste a Beatrice Briguglio (responsabile del Piano) e al professore Giuseppe Ioppolo, Università degli Studi di Messina

MESSINA – Non un rito di fine progetto, ma l’avvio di un metodo. Questa mattina, nella Sala del Consiglio di Palazzo dei Leoni, il Gal Taormina Peloritani e il Cnr – Irib hanno chiuso “Assistenza tecnica alla pubblica amministrazione” mostrando numeri, pratiche e una rotta condivisa con l’Università di Messina.

I risultati

Il percorso ha unito ricerca, formazione e supporto tecnico-amministrativo. Coinvolti 29 Comuni del comprensorio del Gal. Obiettivo: rafforzare le competenze degli enti locali e sostenere una programmazione territoriale integrata. Grazie alla convenzione tra Gal e Cnr – Irib sono stati elaborati 20 piani di sviluppo territoriale comunali. Analisi, co-progettazione e monitoraggio scientifico hanno guidato il lavoro. Le linee d’azione: valorizzazione delle produzioni locali, agricoltura sostenibile e innovativa, diversificazione economica delle aree rurali, promozione della bioeconomia circolare. Il progetto è stato sostenuto dal Psr 2014-2022 della Regione Siciliana, sottomisura 19.2.

Le voci e le prospettive

Sono intervenuti la responsabile di Piano del Gal Beatrice Briguglio, il presidente Antonino Bonfiglio, il ricercatore del Cnr – Irib Giovanni Pioggia, i docenti dell’Università di Messina Giuseppe Ioppolo, Giuseppe Modica e Michele Limosani, e il ricercatore del Cnr – Irib Simone La Nucara. Presenti il sindaco della Città metropolitana e i sindaci dei Comuni aderenti.


Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, ha richiamato il valore identitario del percorso: “L’originalità è tornare alle nostre origini”. Ha definito l’iniziativa “un progetto concreto” basato su metodo e dati: “Venti piani di sviluppo territoriale elaborati grazie ai ricercatori del Cnr e ai docenti universitari”, con focus su “agricoltura sostenibile e innovativa, produzioni locali, bioeconomia circolare e diversificazione economica delle aree rurali”.

Per De Luca il punto è la coesione istituzionale: “Un territorio che decide di camminare insieme – sostiene – superando confini comunali e campanilismi, per essere competitivo e attrattivo”. La direzione: “La vera modernità – aggiunge – non è inseguire la stravaganza, ma ritornare alle nostre radici e trasformarle in valore contemporaneo”. E ancora: “La nostra forza è nell’identità, nella tradizione, nella bellezza autentica dei nostri paesi e nella capacità di costruire un brand territoriale condiviso che racconti la Sicilia vera, quella che lavora, innova e si apre al mondo senza dimenticare chi è”.

Guardando al dopo-progetto, i riflettori sono puntati su sinergia tra istituzioni, ricerca e amministrazioni. Con la politica che crea le condizioni perché i risultati si traducano in sviluppo, lavoro e qualità della vita. “Solo costruendo una Sicilia che fa squadra – conclude De Luca – potremo davvero cambiare le cose”.
L’incontro ha offerto un confronto sui risultati e sulle prossime tappe per consolidare la governance territoriale e aprire nuove opportunità per le comunità rurali del comprensorio jonico-peloritano.