MESSINA – Un dialogo tra due anime ribelli, unite dalla stessa passione per il rinnovamento e per la libertà dell’arte, questa l’anima di “Tango. Historias de Astor“ l’intenso tributo che Miguel Ángel Zotto, leggenda vivente del tango, dedica al genio visionario di Astor Piazzolla, il compositore che ha rivoluzionato la tradizione argentina trasformandola in linguaggio universale. Il teatro Vittorio Emanuele di Messina il 12 ottobre alle 17.30, si appresta a vivere queste travolgenti emozioni declininate attraverso racconto che intreccia epoche, sentimenti e confini, restituendo allo spettatore la grandezza umana e artistica di due protagonisti assoluti del Novecento.
Un viaggio nell’anima del tango
Ideato, diretto ed interpretato da Zotto insieme alla sua compagna artistica Daiana Guspero, “Tango. Historias de Astor” promette di offrire un viaggio teatrale nel cuore del tango e nella vita di Piazzolla.
La scena diventa una finestra su Buenos Aires, dove la malinconia delle strade si mescola al ritmo del bandoneón ed ogni passo racconta una storia di passione, nostalgia e libertà.
Attraverso coreografie d’alta scuola e momenti di intensa teatralità, Zotto ripercorre le tappe fondamentali del percorso umano e creativo di Piazzolla, narrando le sue origini italiane, gli anni giovanili a New York, l’amicizia con Carlos Gardel, la nascita del nuevo tango e la consacrazione internazionale.
Ne emerge il ritratto di un artista coraggioso, capace di rompere le convenzioni per dare nuova vita a un genere che, nelle sue mani, è diventato simbolo di modernità e poesia.
L’armonia perfetta tra danza e musica dal vivo
Accanto a Zotto e Guspero, si esibiranno quattro coppie di ballerini professionisti della compagnia Tango X2, che da anni accompagna il maestro argentino nei teatri di tutto il mondo. La loro danza, intensa e raffinata, esprime il perfetto equilibrio tra tecnica e sentimento, rigore ed abbandono.
Fondamentale è la presenza della musica dal vivo, affidata alla prestigiosa Tango Sonos Orquesta, composta da Antonio Ippolito al bandoneón, Nicola Ippolito al pianoforte, Alessio Menegolli al contrabbasso e Simone Rossetti Bazzaro al violino.
Le sonorità, potenti e avvolgenti, accompagnano ogni gesto scenico e ne amplificano l’impatto emotivo, facendo rivivere sul palco i capolavori di Piazzolla, da Libertango ad Adiós Nonino, insieme ad altri brani che hanno segnato la storia del tango moderno.
A dare voce al racconto ci sono due interpreti d’eccezione: Carlos Habiague, tra i più apprezzati cantanti del panorama argentino e internazionale e Jessica Lorusso, attrice e performer protagonista di celebri musical come The Phantom of the Opera, Sister Act e La Febbre del Sabato Sera.
Le loro interpretazioni, struggenti e appassionate, accompagneranno lo spettatore in un continuo dialogo tra parola e movimento, dove il tango diventa linguaggio universale dell’anima.
La forza evocativa della scena
Zotto firma anche la regia dello spettacolo, costruendo un impianto scenico sobrio ma di grande suggestione, arricchito da videowall e proiezioni d’epoca che riportano alla Buenos Aires di metà Novecento. Immagini, luci e suoni si fondono in un racconto visivo di forte impatto emotivo, in cui la memoria personale di Piazzolla diventa specchio di un’epoca e di una città intera.
In questo continuo gioco di rimandi, “Tango. Historias de Astor” diventa l’incontro simbolico di due percorsi paralleli, quello di Piazzolla e quello di Zotto, entrambi guidati dal desiderio di rompere gli schemi e di trasformare il tango da semplice danza popolare in arte totale, capace di raccontare la vita.
Un atto d’amore verso la libertà creativa
Con questo spettacolo, Miguel Ángel Zotto celebra i suoi quarant’anni di carriera offrendo al pubblico messinese un’esperienza che è al tempo stesso celebrazione e rinnovamento.
Il suo tango è racconto, poesia, tensione drammatica e slancio vitale. È una dichiarazione d’amore verso una cultura che continua a evolversi, a reinventarsi e a parlare direttamente al cuore.
Tango. Historias de Astor, applaudito al Teatro Vittorio Emanuele, è un omaggio sentito alla passione e alla libertà artistica: un incontro tra due maestri che hanno saputo ridisegnare i confini del tango, restituendogli la dignità di un linguaggio universale.
Un viaggio emozionante e senza tempo, dove la musica, la danza e la parola si fondono in un’unica voce: quella del tango, specchio autentico dell’anima e della vita.






