PALERMO – Dopo un quarto di secolo di assenza, torna sul palcoscenico del teatro Massimo di Palermo La Sonnambula di Vincenzo Bellini, capolavoro del belcanto e affresco raffinato di un dramma sospeso tra sogno e realtà. Dal 17 al 23 ottobre 2025, il capoluogo siciliano celebrerà così uno dei suoi figli più illustri con un nuovo allestimento che si annuncia come un evento di portata internazionale. La produzione nasce da una coproduzione d’eccellenza che unisce quattro prestigiose istituzioni liriche, rispettivamente dal teatro Real di Madrid, il Liceu di Barcellona, il New National Theatre di Tokyo e naturalmente il teatro Massimo, che sigla così un nuovo capitolo nella sua vocazione alla collaborazione artistica di respiro globale.
Una regia che scava nell’inconscio
A firmare la regia è la catalana Bárbara Lluch, che offre una lettura visionaria e profondamente psicologica del melodramma in due atti su libretto di Felice Romani. La regista trasforma l’opera in un’indagine dell’animo umano, spostando l’attenzione dall’intreccio romantico a una riflessione sull’isolamento e sulla fragilità emotiva. Un concetto che attraversa tutta la sua messa in scena, dove il sonnambulismo di Amina diventa simbolo di un subconscio che lotta per farsi ascoltare, in un universo dominato da apparenza e superstizione. L’analisi dei sogni, come tentativo di comunicazione tra conscio e inconscio, diventa la chiave interpretativa del dramma, che si chiude con un finale volutamente aperto, lasciando all’eroina la possibilità di riscrivere il proprio destino.
Una visione scenica di forte impatto emotivo
A completare la visione registica, le scene di Christof Hetzer, essenziali e simboliche, incorniciano un paesaggio mentale più che reale, mentre i costumi di Clara Peluffo Valentini, in collaborazione con Agnès Costa Olivé, oscillano tra sogno e concretezza. Le luci di Urs Schönebaum, con l’assistenza di Fabio Barettin, modellano l’atmosfera sospesa dell’opera, tra chiaroscuri e visioni oniriche.
Determinante anche il contributo del corpo di ballo del teatro Massimo, diretto da Jean-Sébastien Colau e guidato dalle coreografie di Iratxe Ansa e Igor Bacovich. I danzatori danno corpo alle paure e agli incubi di Amina, incarnando visivamente il giudizio collettivo, le voci ed i fantasmi della sua mente tormentata. Un elemento drammaturgico che amplifica la tensione psicologica, restituendo al pubblico un’esperienza teatrale immersiva e di forte suggestione.
Mengoli sul podio e un cast d’eccellenza
La direzione musicale è affidata a Giuseppe Mengoli, giovane talento italiano vincitore del concorso Mahler 2023, già apprezzato per la sua sensibilità interpretativa e la versatilità maturata come violinista, compositore ed arrangiatore. Sul podio dell’orchestra del teatro Massimo, Mengoli promette di restituire al capolavoro belliniano quella purezza melodica e quella tensione drammatica che ne fanno una pietra miliare del repertorio ottocentesco.
Sul piano vocale, La Sonnambula mette in campo un doppio cast di altissimo profilo. Nel ruolo di Amina, si alternano il soprano Jessica Pratt, una delle regine assolute del belcanto e Vittoriana De Amicis, vincitrice del concorso Internazionale Renata Tebaldi. Al fianco di entrambe, nel ruolo di Elvino, il tenore Francesco Demuro, artista di fama internazionale e César Cortés. Nei panni del Conte Rodolfo, si avvicendano Carlo Lepore e Gabriele Sagona, mentre Ilaria Monteverdi e Noemi Muschetti interpreterano Lisa. Completano il cast Daniela Pini (Teresa), Mariano Orozco (Alessio) e Pietro Luppina/Gianmarco Randazzo (Un notaro).
Il coro del teatro Massimo, preparato da Salvatore Punturo, arricchisce l’architettura musicale dell’opera con precisione e coesione, confermando l’alto livello dell’istituzione palermitana.
Tra sogno e redenzione
Scritta nel 1831 e accolta da Bellini stesso come un successo folgorante, La Sonnambula è un melodramma semiserio che affronta i temi universali della gelosia, della purezza e del fraintendimento, collocandoli in un contesto di apparente serenità pastorale. L’innocenza calpestata di Amina e la successiva redenzione diventano, in questa nuova lettura, un viaggio interiore che parla al presente, svelando l’eterno contrasto tra verità e percezione, amore e giudizio sociale.
Un teatro per tutte le età
Domenica 19 ottobre, alle 17.30, il teatro Massimo rinnova la sua vocazione educativa con l’iniziativa “Bambini all’Opera”, un laboratorio creativo curato da Francesca Cosentino e pensato per i piccoli spettatori tra i 6 e i 10 anni. Mentre i genitori assistono allo spettacolo in Sala Grande, i bambini, nella Sala degli Stemmi, scoprono la magia del melodramma attraverso racconti, musica e disegno, con la partecipazione di Sonia Sala, Gisella Vitrano e Giuseppe Lo Bocchiaro.
Con La Sonnambula, il Teatro Massimo di Palermo celebra il genio di Vincenzo Bellini riportando in vita un’opera intrisa di poesia, introspezione e tensione emotiva. Un ritorno atteso, che unisce tradizione e modernità, belcanto e analisi psicologica e che conferma ancora una volta, il ruolo del teatro come faro culturale della scena lirica europea.
Calendario delle recite
Lo spettacolo andrà in scena il 17 ottobre alle 20.00 (Turno Prime) , sabato 18 ottobre alle 18:30 (Turno Danza), domenica 19 ottobre alle 17.30 (Turno D), martedì 21 ottobre alle 18.30 (Turno C), mercoledì 22 ottobre alle 18.30 (Turno Opera) e giovedì 23 ottobre alle 20.00 (turno F).






