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Taormina

Comune anticipa un milione al Gal, “Rinascimento Taormina” interroga il sindaco

Un’operazione approvata a luglio dalla Giunta, finisce al centro di un’interrogazione dell’opposizione che chiede delucidazioni su norme, contabilità e garanzie

TAORMINA – Un’operazione finanziaria da oltre un milione di euro, deliberata lo scorso luglio dalla Giunta comunale di Taormina a favore del Gal Taormina Peloritani, finisce sotto la lente di ingrandimento del Consiglio comunale. I consiglieri di opposizione Luca Manuli e Nunzio Corvaia, del gruppo “Rinascimento Taormina”, hanno infatti presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta, rivolta al sindaco, Cateno De Luca, e all’assessore competente, per fare piena luce sulle modalità, le motivazioni ed i riferimenti normativi dell’operazione.

L’operazione finanziaria

Con delibera di Giunta del 28 luglio 2025, l’Amministrazione ha autorizzato un’anticipazione di cassa per un importo massimo di 1 milione e 80mila euro in favore del Gal Taormina Peloritani, allo scopo di consentire il completamento delle attività previste nel Piano di Azione Locale. L’anticipazione, secondo quanto riportato, dovrà essere restituita al Comune entro la fine dell’anno, subordinatamente all’erogazione del saldo regionale da parte dell’autorità di gestione.
Successivamente, due determine dirigenziali, rispettivamente dell’11 agosto e del 28 settembre 2025, hanno disposto l’erogazione rispettivamente di 523mila 143,92 euro come acconto e di 556mila 987,17 euro come saldo, completando così il trasferimento dell’intera somma prevista.

La natura del Gal e la partecipazione del Comune

Il Gal Taormina Peloritani è una società consortile a responsabilità limitata a prevalente capitale privato, con un capitale sociale di 24mila 152 euro. La partecipazione del Comune di Taormina risulta pari all’1,92%, dunque inferiore alla soglia del 3% che, secondo la normativa, definisce la rilevanza dell’ente nel gruppo di amministrazione pubblica.
Gli stessi consiglieri, nel documento, evidenziano come il pareggio contabile del Gal sia stato raggiunto negli ultimi anni mediante la ripartizione tra i soci delle spese non coperte dai contributi regionali, per importi di 9mila 856 euro nel 2022, 15mila 768 nel 2023 e 14mila 637 nel 2024.

Le perplessità dei consiglieri

Manuli e Corvaia sottolineano che l’operazione “sebbene non presentata in C

consiglio, si configura come una transazione di particolare rilievo e pertanto rientra nel novero delle operazioni per cui la corte dei conti esorta l’amministrazione comunale a richiedere un parere dell’organo di revisione”. Inoltre, i due consiglieri contestano la legittimità della formula adottata, poiché gli articoli del Testo unico degli enti locali (Tuel), che regolano le anticipazioni di tesoreria, riguarderebbero esclusivamente operazioni effettuate a favore dell’Ente stesso e non vice-versa.

I quesiti rivolti all’Amministrazione

L’interrogazione, articolata in quattro macro-sezioni, chiede chiarimenti su diversi fronti.
Sul piano amministrativo e normativo, i consiglieri domandano in base a quali riferimenti normativi e/o i regolamenti interni, sia stato possibile autorizzare l’operazione con la sola delibera di Giunta, senza il passaggio in Consiglio, nonostante si tratti di una tipologia di operazioni non prevista espressamente negli atti fondamentali dell’Ente e quindi di natura straordinaria e di importo considerevole.

Sotto il profilo finanziario, si chiede di conoscere i riferimenti normativi e/o i regolamenti interni, che avrebbero consentito di concedere concedere a terzi un anticipo di cassa a breve termine, considerato che la controparte è una società consortile a responsabilità limitata a prevalente capitale privato di cui si detiene meno del 2% del Capitale sociale. In più si attendono maggiori chiarimenti anche in merito a quali siano i riferimenti normativi che permettono l’utilizzo dello strumento “anticipi in termini di cassa”, considerato che il beneficiario non è un ente locale, ma bensì una società a prevalente capitale privato di cui si è soci di minoranza e su quali verifiche siano state effettuate per garantire il rispetto dei limiti richiesti per legge all’erogazione di prestiti a terzi/partecipate e per verificare che l’operazione non si configuri come un aiuto di Stato.

Dal punto di vista contabile, Manuli e Corvaia sollecitano chiarimenti sulle modalità di registrazione dell’operazione, sulle eventuali variazioni di bilancio e sull’individuazione del soggetto che ha approvato le variazioni di bilancio e l’analisi di scostamento verso il Piano previsionale 2025/2027 e che ha sottoscritto il contratto.
Infine, viene posto l’accento sulla prudenza e trasparenza gestionale, chiedendo se siano state effettuate analisi del merito creditizio, quali garanzie o fidejussioni siano state acquisite e quali verifiche siano state condotte sullo stato di avanzamento dei progetti finanziati.

Attesa per le risposte

I due consiglieri affermando di agire “nell’interesse della comunità e della sana gestione delle risorse pubbliche”, evidenziano la necessità di “massima chiarezza su operazioni finanziarie che coinvolgono fondi comunali e soggetti a partecipazione mista”. Ora la parola passa all’Amministrazione, chiamata a chiarire nel dettaglio le procedure adottate e a motivare la scelta di intervenire economicamente a favore del Gal Taormina Peloritani.