S. TERESA DI RIVA – La maggioranza è “coesa e compatta” e la candidatura a sindaco di Annalisa Miano è una scelta “condivisa nel tempo” e non “calata dall’alto”. A chiarirlo è l’assessore Gianmarco Lombardo – Territorio, ambiente, sanità e frazioni – che in questa intervista ribadisce la linea politica e amministrativa della squadra che sostiene il sindaco Danilo Lo Giudice e il movimento Sud chiama Nord. Il voto potrebbe tenersi nel 2026 o nel 2027; “lo sapremo il 6 gennaio”. Intanto, rivendica: “Tanto è stato fatto e tanto si farà, con attenzione al quotidiano e alle grandi opere”.
Maggioranza e successione
Lombardo contestualizza la scelta su Miano come frutto di un percorso: “Già ai tempi della mia prima nomina fiduciaria – ha detto – il nome di Annalisa Miano veniva indicato come naturale successore. All’inizio dell’attuale legislatura c’è stata una riunione di giunta e il nome è stato condiviso da tutti, informando anche i consiglieri. Oggi non ci sono dubbi: la candidata alla carica di sindaco della nostra maggioranza è l’attuale vicesindaco Annalisa Miano”. Quanto al clima interno, l’assessore parla di dialettica “fisiologica e positiva”: “Siamo un blocco monocolore – ha spiegato – ma al nostro interno discutiamo molto. Ognuno esprime il proprio pensiero e alla fine ci ritroviamo compatti sulla soluzione che la dirigenza politica propone come la migliore. In dieci anni non è mai mancata la coesione”.
Programmazione, urbanistica e opere
Sulla parte amministrativa, Lombardo sottolinea continuità e risultati: “Se guardiamo agli ultimi quindici o vent’anni, il paese è cambiato. Ci sono opere intermedie e grandi opere in itinere, senza perdere di vista i servizi quotidiani”. Sui tempi: “Il cittadino ha ragione a volere risposte nel minor tempo possibile – ha aggiunto – ma tutto va fatto a regola d’arte”. Sul fronte urbanistico, spesso tema di scontro con l’opposizione, rivendica l’impegno: “Qualcosa si può sempre fare meglio, ma per quanto mi riguarda non ho mai lesinato tempo e presenza. Lavoro a tempo pieno per l’ente perché serve qualcuno che si dedichi totalmente, altrimenti si perde il contatto col territorio”.
L’intervista
Assessore Lombardo, ma davvero non ci sono frizioni nella maggioranza sulla candidatura a sindaco?
“Ognuno può esprimere le proprie valutazioni finché restano nella sfera politica. Quello che penso è che la maggioranza sia coesa e compatta su un nome che non è stato calato dall’alto. Già dalla mia prima nomina si parlava del dopo Lo Giudice e il nome era quello di Annalisa Miano. All’inizio dell’ultima legislatura una riunione di giunta ha condiviso quel percorso. I consiglieri sono sempre stati informati. Su questo non ci sono dubbi”.
Dialettica interna: fisiologia o strappi?
“La dialettica è un fattore positivo. Ricordo i tempi in cui tre consiglieri potevano far saltare un assessore: era un’altra epoca. Oggi discutiamo tanto e con libertà; poi ci ritroviamo compatti su ciò che viene tratteggiato dal leader e dalla dirigenza del partito – ha spiegato –. Personalmente, come assessore, ho avuto sempre grandissima libertà. Né Danilo Lo Giudice né l’onorevole De Luca mi hanno mai chiesto di tacere o evitare qualcosa: mi hanno sostenuto e fatto crescere”.
Cosa rivendica sul piano amministrativo e cosa, col senno di poi, avrebbe fatto diversamente nel corso della consiliatura?
“Le cose fatte sono tante e si inseriscono in un percorso che va avanti da anni. Alcune si vedono, altre meno, ma nessuno può dire che questa amministrazione sia stata immobile. Si può sempre fare di più, ma io non ho mai risparmiato tempo o presenza. Ho scelto di dedicarmi totalmente al ruolo perché credo serva per non perdere il contatto con il territorio. Siamo una squadra intercambiabile e coesa”.
Urbanistica: opposizione critica sul vecchio Prg (oggi piano urbanistico). A che punto siete?
“Il tema è centrale e ci stiamo lavorando nel rispetto dei passaggi tecnici e dei tempi necessari. Capisco l’urgenza dei cittadini, ma le procedure richiedono qualità e regole. La programmazione prosegue, con l’attenzione al quotidiano e alle grandi opere. Proprio oggi le ultime novità comunicate dal sindaco sull’importante strumento urbanistico. Adesso la parola passa davvero ai cittadini”.
Cosa bolle “in pentola”, invece, nell’ultimo scorcio di consiliatura?
“Molto, e lo illustrerà il sindaco. Sono opere intermedie e grandi opere, con la solita attenzione alla qualità. Ogni intervento ha il suo percorso. C’è ancora circa un anno di lavoro; si potrebbe votare nel 2026, ma non è escluso il 2027. Lo sapremo il 6 gennaio”.
La candidatura è chiusa: sarà Miano?
“Sì. La candidata della maggioranza e di Sud chiama Nord alla carica di sindaco, nel 2026 o nel 2027, è il vicesindaco Annalisa Miano. Non è materia di discussione. È ciò che abbiamo deciso tutti e che porteremo avanti fino al voto”.






