È morto a 69 anni Peppe Vessicchio, direttore d’orchestra e arrangiatore. Era ricoverato d’urgenza al San Camillo Forlanini di Roma per severe complicazioni; il decesso è stato confermato dall’ospedale. La famiglia ha chiesto la massima riservatezza. I funerali si svolgeranno in forma privata.
Nato a Napoli il 17 marzo 1956, Giuseppe “Peppe” Vessicchio ha costruito un percorso che unisce la pratica della sala di registrazione alla guida dell’orchestra sul palcoscenico televisivo. Iniziò nella sua città lavorando a dischi e arrangiamenti per interpreti della canzone d’autore e della musica leggera, affinando una scrittura riconoscibile per equilibrio e attenzione alla melodia. In quegli anni collaborò anche a progetti di spettacolo e intrattenimento, curandone la parte musicale.
La notorietà nazionale arrivò con il Festival di Sanremo, dove a partire dagli anni Novanta ha diretto l’orchestra in numerose edizioni, firmando arrangiamenti e accompagnando artisti di generazioni diverse. Da direttore d’orchestra ha conquistato quattro vittorie al Festival – nel 2000, nel 2003, nel 2010 e nel 2011 – a testimonianza di una continuità professionale capace di attraversare stili e repertori. Parallelamente si è dedicato all’insegnamento e alla formazione televisiva di giovani cantanti e musicisti, portando nel racconto popolare della musica una competenza rimasta sempre centrale nella sua immagine pubblica.
Negli ultimi anni ha alternato attività in studio, progetti dal vivo e partecipazioni a programmi dedicati all’intrattenimento musicale. Chi ha lavorato con lui ricorda la precisione con cui costruiva gli assetti dell’orchestra, l’attenzione al respiro della canzone e il rispetto per il lavoro degli interpreti.
Resta l’eredità di un professionista che ha saputo dare forma a molte pagine della musica italiana recente, unendo disciplina, misura e spirito divulgativo. La scomparsa lascia un vuoto nel mondo dell’arrangiamento e della direzione d’orchestra, ambiti nei quali Vessicchio ha rappresentato una figura di riferimento.






