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INTERVISTA Impianti sportivi a Messina, il Comune: 26 milioni di investimenti. Carbone: “Raccontate una realtà parallela”

La Giunta illustra interventi e cantieri dal 2018, ma l’opposizione contesta ritardi, disservizi e scelte gestionali chiedendo un Consiglio straordinario

L’intervista all’assessore Finocchiaro

MESSINA – Il bilancio sull’impiantistica sportiva illustrato dalla Giunta comunale nel Salone delle Bandiere ha voluto fotografare un percorso avviato nel 2018 e definito dal sindaco Federico Basile come “una risalita da sottozero” che oggi, secondo i dati presentati, conduce a ventiquattro impianti attivi con un volume complessivo di investimenti pari a ventisei milioni di euro. La relazione, supportata da trenta slide, è stata al centro di un incontro a Palazzo Zanca al quale hanno partecipato anche l’assessore allo Sport Massimo Finocchiaro e l’esperto Francesco Giorgio, con l’intervento in collegamento del leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, e la presentazione del nuovo componente del gruppo, Enzo Calabrò.

Il Comune rivendica una rete sportiva in recupero: 24 impianti attivi e interventi diffusi

Nel dettaglio la ricostruzione dell’Amministrazione comprende una serie di cantieri conclusi o in corso, dalla riqualificazione dello stadio Franco Scoglio al rilancio del Celeste, dagli interventi su PalaTracuzzi, Villa Dante, PalaRescifina e PalaMili ai lavori programmati per il campo di atletica Santamaria, dove sono previsti interventi di efficientamento energetico. Sono imminenti inoltre gli interventi di restyling completo del campo Bonanno, mentre per la palestra Juvara è stata annunciata la chiusura necessaria a consentire una ristrutturazione organica.

Finocchiaro ha ricordato le condizioni critiche di partenza del patrimonio sportivo cittadino, evidenziando che molti impianti risultavano privi di manutenzione programmata. L’assessore ha spiegato che la programmazione avviata ha consentito di intercettare fondi non solo comunali e di garantire una gestione coordinata. Ha inoltre specificato che il Comune ha impegnato 650mila euro per la manutenzione ordinaria del Franco Scoglio e del PalaRescifina. Per l’ex Gil, Basile ha annunciato piccoli lavori interni già eseguiti, un presidio stabile dal mese di gennaio e un nuovo bando per completare i lavori esterni, a partire dalla tettoia. Capitolo strutture natatorie: l’Amministrazione punta alla riapertura della piscina Cappuccini entro gennaio 2026 sotto la gestione di Messina Social City, con cantieri già attivi. Il sindaco ha inoltre rassicurato le società sportive coinvolte dalle chiusure temporanee affermando che i lavori in fase di avvio saranno compensati tramite una riorganizzazione degli spazi disponibili e con il supporto di una realtà locale che dovrebbe contribuire ad assorbire le attività durante le fasi più critiche.

Carbone smonta il quadro dell’Amministrazione: “Una rappresentazione che non corrisponde alla realtà”

La presentazione del report ha però innescato la replica immediata dell’opposizione. Il consigliere di Fratelli d’Italia Dario Carbone, a pochi istanti dall’avvio della conferenza, ha depositato la richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio comunale, che il presidente Pergolizzi dovrà fissare entro quindici giorni. Carbone ha contestato integralmente la ricostruzione proposta dalla Giunta definendola “una realtà parallela” e chiedendo all’Amministrazione di confrontarsi nelle sedi istituzionali anziché, ha osservato, “nel Salone delle Bandiere con la claque al seguito”.

Il consigliere ha elencato una serie di criticità su cui chiede chiarimenti: l’anno e mezzo di ritardo nella riapertura della piscina Cappuccini, la gestione degli impianti di Villa Dante, l’assenza di un contratto di servizio approvato dal Consiglio Comunale per l’affidamento alla Social City, i continui disservizi elettrici e idrici nei palazzetti, il rischio di abbandono dell’Akademia, il futuro incerto della piscina di San Licandro e la mancanza di impianti natatori nella zona sud. Carbone ha inoltre sollevato interrogativi sui rapporti pregressi con i vertici dell’Acr Messina, invitando il sindaco a offrirne piena trasparenza.

Secondo l’opposizione il quadro presentato risulta prematuro, in attesa di un bilancio più definito nei prossimi mesi. Il confronto istituzionale ora si sposterà in aula, dove si annuncia una seduta ad alta tensione chiamata a verificare dati, scelte, responsabilità e prospettive del sistema sportivo cittadino.