MESSINA – Sarà lo spettacolo “Gli anni al contrario”, ispirato all’omonimo romanzo di Nadia Terranova, a concludere la rassegna Mille Volti nella Sala Sinopoli del teatro Vittorio Emanuele di Messina. L’appuntamento è fissato per domenica 21, lunedì 22 e martedì 23 dicembre 2025, con inizio alle 18.30, per una produzione che intreccia parola, musica e memoria collettiva, restituendo al pubblico una riflessione intensa sul tempo, sull’amore e sulle fratture della storia.
Una drammaturgia che attraversa il romanzo senza tradirlo
Firmato dalla regia di Antonio Lo Presti, lo spettacolo non si configura come una semplice trasposizione scenica del romanzo, ma come una lettura trasversale e teatrale delle sue atmosfere più profonde. In scena Carmelo Crisafulli e Isabella Giacobbe danno corpo e voce ai protagonisti Aurora e Giovanni, accompagnati al pianoforte da Marcello Conti, mentre l’aiuto regia è affidato a Lucia Rotondo. Una costruzione scenica essenziale ma evocativa, che punta sulla forza del racconto e sull’intreccio emotivo tra parola e musica.
Aurora e Giovanni, amore ed ideologia nella Messina degli anni Settanta
La vicenda si sviluppa nella Messina degli anni Settanta, una città attraversata da fermenti ideologici, conflitti generazionali e aspirazioni di cambiamento. I personaggi, Aurora e Giovanni, si incontrano in una stagione storica segnata da entusiasmi e disillusioni, in cui l’amore si confronta con l’impegno politico e le scelte individuali si scontrano con il peso ineludibile degli eventi collettivi. Quello proposto è il racconto di una giovinezza che sogna, sbaglia, si interroga, mentre la storia irrompe nelle vite personali senza chiedere permesso. “Gli anni al contrario” diventa così un’indagine intima e allo stesso tempo universale su ciò che resta dei sogni quando il tempo passa e le promesse di un’epoca si rivelano fragili.
Quando la Storia entra nelle vite private
Un teatro che guarda al passato per interrogare il presente, restituendo al pubblico domande ancora aperte sul rapporto tra ideali e realtà, tra memoria e identità. Ad arricchire l’evento, domenica 21 dicembre, la presenza in sala di Nadia Terranova, che incontrerà il pubblico in occasione della messinscena. Un momento di particolare valore simbolico e culturale, che rinsalda il legame tra l’autrice e la sua città natale, trasformando il teatro in luogo di dialogo vivo tra letteratura e scena.
L’incontro con l’autrice, Nadia Terranova in sala
Nata a Messina, Nadia Terranova vive e lavora a Roma. Dopo la laurea in filosofia a Messina e il dottorato a Catania, ha intrapreso un percorso letterario che l’ha consacrata come una delle voci più autorevoli della narrativa italiana contemporanea. “Gli anni al contrario”, pubblicato da Einaudi nel 2015, ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui il premio Bagutta Opera Prima, il premio Brancati e il The Bridge Book Award ed una traduzione in Francia. L’opera è stata inoltre indicata da “La Repubblica” tra i dieci romanzi italiani più significativi del decennio 2009–2019. Tra i suoi titoli più noti figurano “Addio fantasmi”, finalista al Premio Strega 2019 e Trema la notte, vincitore nel 2022 del premio letterario nazionale Elio Vittorini.
Con questo spettacolo, il teatro Vittorio Emanuele conferma la propria vocazione a proporre una programmazione attenta alla qualità drammaturgica e al dialogo con la grande narrativa contemporanea. Gli anni al contrario si presenta come un racconto che attraversa un’epoca ma continua a parlare al presente, ricordando che, mentre le vite scorrono, la storia può improvvisamente cambiare direzione, lasciando segni profondi nelle esistenze individuali.






