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Messina al centro di “Marsala Insolito”, sei firme dello Stretto nel racconto dell’eccellenza siciliana

Nel progetto editoriale “Racconti, Piatti e Visioni” la città dello Stretto emerge come laboratorio creativo del gusto, tra tecnica, memoria ed innovazione

MESSINA – La città dello Stretto si ritaglia un ruolo di primo piano nel racconto gastronomico contemporaneo della Sicilia e lo fa attraverso una delle sue espressioni più identitarie, il dialogo tra l’arte della cucina e del buon vino. Sei professionisti messinesi sono infatti tra i protagonisti di “Marsala Insolito – Racconti, Piatti e Visioni”, l’e-book ufficiale nato nell’ambito del progetto Insolito Marsala, che riunisce chef e artigiani del gusto chiamati a reinterpretare il Marsala in chiave creativa, colta e contemporanea. Un progetto editoriale corale, coordinato dallo chef Francesco Bonomo, che si propone come vero e proprio documento culturale.

Il Marsala, vino simbolo della Sicilia, diventa così materia narrativa, ingrediente vivo, filo conduttore capace di unire territori, sensibilità e generazioni diverse della gastronomia isolana. All’interno di questo percorso, Messina emerge come laboratorio di idee e linguaggi, grazie al contributo di sei interpreti che, pur provenendo da esperienze differenti, condividono una visione comune, quella di raccontare il territorio attraverso la tecnica, la memoria e l’innovazione.

A firmare uno dei piatti più complessi ed eleganti è Carlotta Andreacchio, con un risotto alla bufala siciliana, triglia glassata al Marsala, riduzione del vino e polvere di pomodoro, un equilibrio calibrato tra mare e terra, latticini e vino fortificato, in cui il Marsala diventa elemento di connessione e profondità aromatica. Giuseppe Geraci sceglie invece la strada dell’essenzialità e della precisione tecnica, affidando al Marsala un ruolo strutturale in un piatto di calamaro che punta sulla purezza del gusto e sulla centralità della materia prima. Sul gioco di consistenze e temperature si muove invece la proposta di Paolo Romeo, che presenta un calamaro al vapore con gel di Marsala, spuma di cavolo e croccante, costruendo una stratificazione sensoriale che esalta le note aromatiche del vino.

Di grande raffinatezza anche il contributo di Pasquale Caliri, che firma un piatto simbolico e di forte impatto concettuale, uovo a bassa temperatura, gel di Marsala, ostriche arrosto e salsa di mandorla. Una sintesi riuscita tra alta cucina, memoria mediterranea e visione contemporanea.

Il racconto messinese si apre poi alla contaminazione internazionale con i pizzaioli Roberto Intelisano e Mirko Iannello, attivi a Pittsburgh, che portano nell’e-book una pizza gourmet con fior di latte, gorgonzola, pere caramellate al miele e Marsala, prosciutto crudo, noci e riduzione del vino. Un esempio concreto di come il Marsala possa dialogare anche con linguaggi apparentemente distanti, mantenendo intatta la propria identità. A chiudere il percorso è il gelatiere Giuseppe Arena, con un gelato al sesamo bianco, Marsala Superiore secco e pane di Tumminia. Un finale che trasforma il vino in esperienza sensoriale, evocando grani antichi, secchezza elegante e memoria contadina.

La presenza dei sei interpreti messinesi all’interno di “Marsala Insolito – Racconti, Piatti e Visioni” conferma il ruolo della città dello Stretto come fucina creativa del gusto, capace di esprimere una cucina che affonda le radici nel territorio ma guarda oltre i confini regionali, intrecciando mare, vino, grani antichi, tecniche contemporanee e visioni internazionali.