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LA STORIA

INTERVISTA Arianna, 22 anni, al volante del suo futuro: l’unica donna under 30 tra i nuovi autisti Atm

Dalla passione di famiglia alla firma del contratto di apprendistato: la storia di una giovane messinese che entra nella “grande famiglia” del trasporto pubblico

MESSINA – C’è un momento preciso in cui il futuro smette di essere un’idea astratta e prende forma. Per Arianna Iaria, 22 anni, messinese, quel momento coincide con una firma apposta su un contratto di apprendistato professionalizzante e con un badge che apre le porte dell’Azienda trasporti di Messina. È una delle quindici nuove assunzioni under 30, l’unica donna tra i nuovi autisti pronti a entrare in servizio sulle linee cittadine, ma la sua storia racconta qualcosa in più: il percorso di una giovanissima che sceglie un lavoro non scontato e lo fa con consapevolezza ed emozione.

“È un’emozione che non si può spiegare – racconta Arianna – è la prima volta che faccio parte di una grande famiglia. Spero di ambientarmi il più presto possibile e di conoscere quante più persone possibili”. Intorno a lei ci sono il sindaco Federico Basile, la presidente di Atm Carla Grillo, il management aziendale, i giornalisti. Un’attenzione che non si aspettava. “Onestamente no – ammette – non pensavo di avere tutta questa visibilità, soprattutto di apparire su tanti schermi”.

Il contratto, il lavoro, le prospettive
Quello firmato da Arianna è un contratto di apprendistato professionalizzante della durata di tre anni, lo stesso previsto per tutti i nuovi operatori di esercizio assunti da Atm. Un primo passo che apre la strada a un percorso strutturato di formazione e lavoro. “Sì, è un contratto di apprendistato – spiega – e spero di continuare a camminare su questa strada. Poi si vedrà cosa riserverà il futuro”.

Alla sua età, 22 anni, entrare stabilmente nel mondo del lavoro non è scontato. “Onestamente non me l’aspettavo – dice – perché non è una cosa così comune tra i ragazzi di oggi. È un passo che mi meraviglia”. Dopo lo studio, l’ingresso in azienda rende concreta quella transizione spesso incerta tra formazione e occupazione. “Sì – conferma – adesso l’esperienza con il mondo del lavoro diventa reale”.

Una passione che nasce in famiglia
La scelta di diventare autista non nasce per caso. “È una passione di famiglia – racconta Arianna – perché mia mamma lavorava in una scuola guida. È stata lei a trasmettermela”. Un’eredità fatta di chilometri, responsabilità e attenzione, che si è trasformata in una scelta professionale. La partecipazione al bando di Atm e le prove di selezione hanno fatto il resto. “Già dal primo momento in cui si iniziano le prove – spiega – si spera di entrare e di far parte di una grande famiglia”.

Ora quella speranza è diventata realtà. Arianna mostra il badge aziendale e il contratto appena firmato. È il simbolo di un ingresso che non è solo individuale, ma generazionale: giovani, donne, nuove competenze chiamate a sostenere un servizio pubblico che negli ultimi anni ha cambiato volto.

Il volto nuovo di Atm tra giovani e mobilità sostenibile
La storia di Arianna si inserisce nel percorso più ampio di Atm, che ha rafforzato il proprio organico con quindici nuovi autisti under 30 e, nello stesso tempo, ha ampliato la flotta green. Nel piazzale dell’azienda sono stati presentati i nuovi autobus elettrici acquistati con fondi Pnrr e della Città metropolitana: 49 nuovi mezzi a emissioni zero che portano a 104 il numero complessivo dei bus full electric in servizio. Un primato nazionale che accompagna l’investimento sul lavoro e sulla formazione. Per Arianna, tutto questo significa una cosa sola: “Sentirsi già parte integrante dell’azienda”. Un volante tra le mani, una divisa che rappresenta un servizio pubblico e una città che cambia anche grazie a storie come la sua.