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IL CASO

Taormina. Nuovo round legale tra il Comune e “La Giara”: il Tar rinvia, incaricato un avvocato per 6.079 euro

L'udienza slitta di tre mesi, mentre la società aggiunge nuovi motivi al ricorso contro l'annullamento della gara per l'assegnazione dello storico locale
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TAORMINA – Si allunga la battaglia legale tra la società La Giara GT S.r.l.s. e il Comune di Taormina. Il Tar di Catania ha rinviato di tre mesi l’udienza sul ricorso presentato dalla società, che contesta l’annullamento della procedura per la locazione dello storico locale di Vico La Floresta. Intanto, il Comune ha deciso di affidare la propria difesa all’avvocato Gaetano Callipo, per un importo di 6.079 euro.

Il contenzioso è nato dopo la revoca della gara di assegnazione dell’immobile comunale, decisa dall’amministrazione il 30 agosto 2024. La Giara ha impugnato l’atto davanti ai giudici amministrativi, aggiungendo ora nuovi motivi al ricorso.

Nel frattempo, il Tar ha disposto il rinvio dell’udienza, consentendo alla società di presentare ulteriori osservazioni. Una decisione che prolunga l’incertezza sulla futura gestione del locale, mentre l’amministrazione comunale conferma la linea della massima prudenza giuridica.

L’incarico all’avvocato Callipo è stato ufficializzato con la Determinazione Dirigenziale n. 383 del 12 marzo 2025, con spesa imputata al bilancio comunale.

La vicenda si inserisce in un quadro di contenziosi più ampio tra il Comune di Taormina e la società che gestiva il locale. Già in passato, infatti, erano emerse criticità relative alle modalità di affidamento dell’immobile, con verifiche sui requisiti e sulla regolarità della procedura.

Secondo quanto emerso, il Comune aveva riscontrato anomalie nella gestione della gara, con contestazioni legate alla corretta partecipazione e alla legittimità della documentazione presentata. Questi aspetti hanno portato Palazzo dei Giurati a decidere per l’annullamento della procedura, scatenando la reazione della società.

Ora, il rinvio dell’udienza offre ulteriore tempo alle parti per rafforzare le proprie posizioni. Resta da capire se l’amministrazione comunale confermerà la linea dura o se si apriranno spiragli per un’eventuale mediazione.