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L'INSEDIAMENTO

INTERVISTE Ritorna il Consiglio metropolitano a Messina, tra equilibri politici e sfide territoriali

Giurano i 14 nuovi consiglieri eletti, Basile apre i lavori: “Ripartiamo da qui per una governance più condivisa e concreta”

MESSINA – È stato ufficialmente insediato il nuovo Consiglio Metropolitano della Città Metropolitana di Messina. La cerimonia, svoltasi ieri sera nella storica aula consiliare di Palazzo dei Leoni, ha segnato l’avvio dell’attività politico-istituzionale dei 14 consiglieri eletti lo scorso 27 aprile. Il sindaco metropolitano Federico Basile ha aperto i lavori sottolineando il significato di questo passaggio istituzionale: “La Città Metropolitana torna ad avere un Consiglio, che – pur non eletto direttamente dai cittadini – rappresenta un primo passo verso una governance più condivisa e partecipata”.

Accanto a Basile, il segretario generale Rossana Carrubba ha presieduto il momento del giuramento, primo atto formale compiuto dai nuovi consiglieri. Durante la seduta, sono stati verificati e approvati i requisiti di eleggibilità, incandidabilità e compatibilità degli eletti.

La nuova composizione del Consiglio

I quattordici consiglieri provengono da sette liste espressione del variegato panorama politico locale. “Avanti con Basile sindaco”, formazione collegata al movimento Sud chiama Nord, ottiene il maggior numero di seggi con Giuseppe Crisafulli (Milazzo), Flavio Santoro (Naso), Carmelina Bambara (Taormina) e Daniela Zirilli (Villafranca). Tre seggi vanno alla Lega con Alberto Ferraù (Sant’Agata di Militello), Pinuccio Calabrò (sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto) e Antonino Russo (presidente del Consiglio comunale di Lipari).

Due consiglieri sono stati eletti con il Partito Democratico – L’Alternativa: Felice Calabrò (Messina) e Domenico Sebastiano Santisi (Nizza di Sicilia). Due anche per Forza Italia – Berlusconi PPE: Carmelo Pietrafitta (sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea) e Alessandra Milio (Naso). Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni sarà rappresentato da Francesco Perdichizzi (Barcellona Pozzo di Gotto) e Libero Gioveni (Messina), mentre un seggio è andato a Grande Sicilia, con l’elezione di Ilenia Torre (Barcellona).

Un voto partecipato, un compito condiviso

Nonostante il limitato interesse dell’opinione pubblica, le operazioni di voto hanno registrato un’elevata affluenza tra gli amministratori locali: l’87,9% degli aventi diritto ha infatti espresso la propria preferenza. Il peso politico dei centri maggiori, come Messina e Barcellona Pozzo di Gotto, si è rivelato decisivo nella distribuzione dei seggi.

L’insediamento del Consiglio avvia ora una nuova stagione di programmazione. Basile ha ribadito l’importanza di “lavorare con spirito costruttivo per affrontare le sfide del territorio, dal risanamento dei conti alla progettazione infrastrutturale, con l’obiettivo di valorizzare le potenzialità dell’intera area metropolitana”.

L’incontro si è chiuso con un giro di interventi dei neoeletti, che hanno manifestato la volontà di cooperare al di là delle appartenenze, all’insegna di un impegno unitario per il bene comune.