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SANITA'

INTERVISTA L’Asp di Messina inaugura la prima Casa di Comunità, Centro unico per cure h24 e medicina territoriale

A Patti nasce la prima struttura in Italia realizzata secondo il nuovo modello del Pnrr. Servizi integrati, accesso semplificato e sanità di prossimità per tutti i cittadini

L’intervista al direttore dell’Asp di Messina, Giuseppe Cuccì

È stata inaugurata nel Messinese la prima Casa di Comunità Hub d’Italia: un Centro sanitario e sociale pensato per offrire un unico punto di accesso a cure mediche, assistenza sociale, servizi di prevenzione e percorsi di supporto continuativo. A promuovere e realizzare l’intervento è l’Azienda sanitaria provinciale di Messina, che ha utilizzato le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – Missione 6 Salute – per dare vita a un modello innovativo di sanità territoriale.

La struttura, progettata per essere operativa 24 ore su 24, sorge a Patti ed è rivolta in particolare alle persone fragili, affette da patologie croniche o in condizioni di disagio sociale. Ma i servizi sono destinati a tutti i cittadini, senza distinzioni di età o condizione clinica. Al suo interno lavorano in sinergia medici di medicina generale, specialisti, pediatri, infermieri di famiglia, operatori sociali e personale amministrativo, con l’obiettivo di garantire la presa in carico globale dell’utente e di ridurre la pressione sugli ospedali.

Alla cerimonia di apertura, oltre alla Direzione strategica dell’Asp (composta dal direttore generale Giuseppe Cuccì, dal direttore sanitario Giuseppe Ranieri Trimarchi e dal direttore amministrativo Giancarlo Niutta) hanno preso parte l’assessore regionale alla Sanità Daniela Faraoni, il direttore generale della Sanità siciliana Salvatore Iacolino e rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale, dell’Ordine dei farmacisti di Messina, del comitato consultivo aziendale, della rete civica della salute, della Caritas diocesana e del centro servizi del volontariato.

Dopo gli interventi istituzionali, si è svolto un tour guidato negli spazi della struttura, dove sono state illustrate le postazioni dedicate alla telemedicina, all’assistenza domiciliare, agli sportelli sociali e alle aree di diagnostica. Il complesso si sviluppa su cinque livelli – uno seminterrato e quattro fuori terra – per una superficie totale di circa 1.370 metri quadrati. Ogni piano è organizzato in macro-aree funzionali: al piano terra si trovano l’assistenza di prossimità e le cure primarie; al primo piano gli ambulatori specialistici e l’area prelievi; al secondo gli uffici amministrativi, il CUP e i locali riservati al personale; al terzo piano sono collocati gli impianti tecnici.

“Le Case di Comunità rappresentano uno dei pilastri della riforma del sistema sanitario – ha dichiarato l’assessore Faraoni – e garantiranno continuità e accessibilità alle cure, superando la frammentazione dei servizi”. Per il direttore dell’ufficio tecnico dell’Asp, l’ingegnere Salvatore Trifiletti “questa struttura è frutto di una progettazione integrata e multidisciplinare, realizzata in anticipo sui tempi previsti e con standard di alta qualità”.

I lavori sono stati eseguiti dalla società Sb engineering srl, sotto la direzione dell’architetto Salvatore Versaci, con il coordinamento del geometra Fortunato Lipari, responsabile del procedimento, e della referente aziendale per il Pnrr Elisa Mastrantonio.

La Casa di Comunità Hub di Patti è la prima di una rete di strutture che l’Asp di Messina prevede di completare entro marzo 2026 in tutta la provincia, comprese le sedi degli Ospedali di Comunità. Un investimento importante per costruire una sanità territoriale moderna, capillare e attenta ai bisogni delle comunità locali.