GIARDINI NAXOS – Il dibattito politico attorno al piano di utilizzo delle aree demaniali marittime Pudm ed al progetto del solarium nella zona della Nike, nelle ultime settimane, ha acceso il confronto politico ed il dibattito cittadino. Di fronte al moltiplicarsi di critiche, l’amministrazione comunale ha deciso di intervenire con una nota ufficiale per ribadire la propria posizione e chiarire i contorni di una vicenda che, come si evince nella nota, non rientra nelle sue competenze dirette.
La posizione dell’Amministrazione
Il palazzo municipale ha così voluto ribadire la propria posizione, respingendo al mittente le accuse di inerzia e strumentalizzazione che, negli ultimi giorni, sono arrivate da alcune segreterie politiche. “La correttezza e l’obiettività di chi ha a cuore l’ambiente – si legge nel documento – si misurano con la volontà di rivolgersi a chi realmente competente, come ha fatto Legambiente, chiedendo la revoca dell’autorizzazione al demanio marittimo regionale di Messina».
Quest’ultima, precisa la Giunta, non è mai stata utilizzata né avviata all’esecuzione e, soprattutto, scadrà il 31 agosto, rendendo quindi superfluo ogni ulteriore allarmismo.
Il ruolo di Legambiente e l’osservatorio
Rivendicando la trasparenza del proprio operato, il comune ricorda come il circolo locale di Legambiente sia stato inoltre l’unico a raccogliere l’invito a far parte dell’osservatorio comunale sulle spiagge pubbliche, strumento voluto proprio per coinvolgere cittadini e associazioni. In più, oltre alla richiesta di revoca dell’autorizzazione, l’associazione ha sollecitato la soprintendenza di Messina ad alzare il livello di tutela paesaggistica dell’area portandoli fino all’inedificabilità.
“Nulla viene chiesto al Comune – ribadisce la nota – poiché non esistono competenze dirette in materia. Eppure alcune forze politiche continuano a chiamare in causa l’amministrazione come se fosse responsabile del rilascio dell’autorizzazione”.
Il nodo del Pudm
Altro nodo della polemica riguarda il Pudm, lo strumento urbanistico discusso a lungo con la cittadinanza e le associazioni. Dalla nota emerge l’amarezza per quella che viene definita una lettura superficiale e strumentale del documento: “Sarebbe bastato consultare con attenzione la pagina 8 della delibera del 31 luglio – afferma l’amministrazione – per comprendere che l’area della Nike non è stata inclusa nel futuro Pudm”.
Politica e “politicanti”
Nella parte finale la replica si fa più dura. La giunta parla di attacchi mossi da logiche meramente polemiche: “Sono illazioni che nulla hanno a che vedere con la tutela dell’ambiente o del patrimonio culturale, ma che servono solo ad attaccare un’amministrazione che ha sempre agito nel rispetto della legalità e della trasparenza”. Il comune invita quindi chiunque ritenga di avere elementi concreti a rivolgersi alle autorità competenti, assumendosi la piena responsabilità delle proprie azioni. Solo così, conclude la nota, sarà possibile distinguere chi si muove con spirito di responsabilità istituzionale da chi, invece, resta confinato nel ruolo di semplice “politicante”.
Con questa presa di posizione, l’amministrazione intende archiviare una polemica che rischia di oscurare i veri temi di interesse per la comunità, riaffermando la volontà di agire con trasparenza e nel solco della legalità, senza farsi trascinare in contrapposizioni sterili.






