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INTERVISTE Taormina. Comitato “Diritto al sonno”: “Mastello con Rfid e Tari pagata, non possiamo essere ostaggi”

Conferenza stampa sul Corso Umberto: i residenti contestano gli orari notturni di conferimento dei rifiuti e rivendicano i diritti di chi è già in regola. Presente anche il vicesindaco Jonathan Sferra

Taormina – Una protesta civile ma ferma, in uno dei luoghi più simbolici della città. Il Comitato “Diritto al sonno” ha convocato una conferenza stampa sul Corso Umberto, davanti al Palazzo dei Giurati, per denunciare i disagi imposti dall’ordinanza che obbliga i residenti del centro storico a conferire i rifiuti tra l’una e mezza e le cinque del mattino. “Non è una scelta casuale – hanno spiegato i cittadini –. È qui che viviamo e che ogni giorno siamo costretti a sacrificare un diritto fondamentale: il riposo”.

Alla conferenza è intervenuto anche il vicesindaco Jonathan Sferra, la cui presenza è stata accolta come un segnale di attenzione. Ma i residenti hanno ricordato con amarezza la seduta del 29 agosto, quando il Consiglio comunale bocciò senza dibattito la mozione di Rinascimento Taormina che chiedeva di estendere l’orario di conferimento fino alle 7 del mattino e di avviare un tavolo di confronto con il Comitato. “È stata una decisione politica, non di merito. Per noi è stato doloroso vedere consiglieri alzare la mano senza dire una parola, ignorando oltre seicento firme raccolte in pochi giorni”, hanno dichiarato.

Secondo i residenti, la misura è un’anomalia unica in Italia. “In nessuna città, neppure tra le mete turistiche più rinomate, i cittadini sono costretti a svegliarsi in piena notte per buttare la spazzatura. È un primato che non porta prestigio, ma umilia i residenti e compromette la vivibilità del centro. Persino il sindaco, incalzato dalle emittenti nazionali, ha mostrato la fragilità di una posizione che non regge davanti all’opinione pubblica. A maggior ragione, non può continuare a pesare sulle spalle dei suoi concittadini”.

Il Comitato ha respinto con forza il legame tra diritto al sonno ed evasione Tari. “Non abbiamo mai parlato di mastelli o di carrellati commerciali. Questi sono altri piani. Noi siamo in regola, paghiamo la Tari e utilizziamo i mastelli dotati di Rfid, il sistema di identificazione elettronica che consente di associare ogni contenitore all’utenza. Non si possono tenere in ostaggio i cittadini per stanare chi evade o per punire chi non ritira i carrellati”.

Un altro punto contestato riguarda i presunti problemi di carico e scarico merci. “Non saranno pochi mastelli davanti alle abitazioni rimaste sul Corso a bloccare le operazioni. Abbiamo raccolto documentazione fotografica e video che dimostra come i mezzi della raccolta proseguano il servizio ben oltre le 7 del mattino. Portare l’orario a quell’ora è possibile, compatibile con le esigenze della città e rispettoso dei cittadini”.

I promotori hanno ribadito che a pagare il prezzo più alto di questa ordinanza sono soprattutto anziani, famiglie con bambini, lavoratori e persone fragili. “Siamo noi che resistiamo nel cuore del centro storico a rendere autentica Taormina agli occhi dei visitatori. Senza residenti, il Corso perderebbe la sua anima. Privarci del sonno significa spingerci a lasciare le nostre case e accelerare un processo di svuotamento che già minaccia molte città turistiche europee”.

Nelle conclusioni, il Comitato ha chiesto un impegno preciso all’amministrazione. “Non stiamo difendendo un interesse di parte, ma un diritto umano fondamentale. Chiediamo al vicesindaco Sferra una data chiara per un tavolo ufficiale con il Comitato e una tempistica precisa entro cui la Giunta intende affrontare e risolvere la questione degli orari di conferimento. Il tempo delle dirette social e delle dichiarazioni generiche è finito. Ora servono decisioni formali, prese nelle sedi istituzionali, con la responsabilità di chi governa la città. Taormina merita rispetto, e i suoi cittadini meritano risposte. Non tra mesi, non quando sarà possibile, ma adesso”.