TAORMINA – A distanza di due anni dall’avvio della nuova gestione della raccolta differenziata affidata all’azienda servizi municipalizzati Taormina (Asm), la città ha compiuto un balzo di quasi venti punti percentuali, passando dal 63,70% di maggio 2023 all’82,45% di agosto 2025. A rivendicarne il risultato è il sindaco Cateno De Luca, rispondendo alle criche mosse nei confronti dells gestione del ciclo dei rifiuti.
Servizi potenziati e nuova organizzazione
Per anni la città era stata al centro delle cronache per le continue emergenze legate ai rifiuti, tra cumuli di sacchetti abbandonati, interventi sporadici ed una tassa sui rifiuti in costante crescita, spesso senza un corrispondente miglioramento del servizio. Oggi, sottolinea l’amministrazione, la situazione è radicalmente mutata, grazie ad una riorganizzazione complessiva del servizio. L’Asm ha infatti introdotto interventi sistematici come lo spazzamento manuale quotidiano su gran parte del territorio comunale, la pulizia giornaliera delle spiagge con quattro turni di svuotamento dei cestini, il lavaggio settimanale di strade e piazze, lo spazzamento meccanizzato a zone con cadenza mensile e quotidiana e la scerbatura continua lungo le strade di collegamento con le contrade, operazioni che prima erano assenti o svolte in maniera sporadica.
Sono stati inoltre eseguiti lavori di pulizia di circa 400 caditoie per garantire il deflusso delle acque meteoriche, interventi di manutenzione nei torrenti Santa Venera e Sant’Antonio e svuotamenti notturni dei cestini nel centro storico anche durante i picchi di affluenza turistica. Allo stesso modo è stato potenziato anche il servizio di raccolta porta a porta, esteso con frequenza quotidiana alle utenze non domestiche e sono stati ridotti i tempi di attesa per il ritiro di ingombranti e sfalci da tre mesi a un massimo di sette giorni.
Il virtuoso percorso di miglioramento della Perla dello Ionio
Secondo De Luca, i dati certificano come la città abbia imboccato un percorso virtuoso dopo anni segnati da emergenze ricorrenti e da un servizio, definito dallo stesso primo cittadino, come “estemporaneo ed inefficace”. “Per troppo tempo — ha spiegato — si sono rincorsi i cosiddetti zozzoni, senza risolvere il problema alla radice, mentre i costi aumentavano senza miglioramenti tangibili. Oggi, invece, i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
Innovazione tecnologica e lotta all’evasione
Un altro tassello della strategia riguarda l’introduzione di nuovi mastelli e carrellati dotati di tecnologia Rfid, in grado di associare ogni contenitore ad un’utenza specifica, garantendone così un controllo più accurato sui conferimenti. Finora sono stati circa 23.000, i mastelli distribuiti alle famiglie e 400 i carrellati alle attività commerciali. Contestualmente, la bonifica e l’aggiornamento della banca dati hanno permesso di individuare numerose irregolarità, come utenze intestate a persone decedute o non registrate al ruolo Tari, che usufruivano del servizio senza pagare.
Costi raddoppiati, tariffe contenute
De Luca ha riconosciuto che il valore complessivo della gestione dei rifiuti è raddoppiato, passando da 4 a 8 milioni di euro, per finanziare investimenti infrastrutturali e acquisti di attrezzature non più rinviabili. Tuttavia, ha precisato, l’aumento medio della Tari è stato limitato al 15% per le utenze domestiche e al 25% per quelle non domestiche, grazie all’emersione di centinaia di evasori.
“Critiche sterili, noi rispondiamo coi fatti”
Il sindaco ha infine respinto al mittente le polemiche sulla gestione del servizio: “C’è chi continua a preferire la polemica sterile, noi invece preferiamo i fatti. I risultati ottenuti — ha dichiarato — dimostrano che Taormina non è più la città delle emergenze rifiuti, ma un modello in crescita sul piano del decoro e della sostenibilità ambientale”.






