Ascolta le interviste a Fabrizia Bastino e Giovanni Castro
ROCCALUMERA – Pensato per interpretare le memorie del territorio, restituendo immagini tangibili attraverso l’arte è l’obiettivo di ACCAMADORA la rassegna culturale che il comune di Roccalumera ha portato all’Antica Filanda dal 19 al 21 settembre 2025. La mostra prende il nome dalla parola siciliana che può essere scritta anche come accamora, camora, ccamora o accamora, con il significato di “per ora”, “per il momento”, “adesso”, avverbio che indica un tempo breve o indefinito. Non un titolo casuale, ma una chiave che invita a sospendere il ritmo frenetico della contemporaneità, per entrare in un tempo altro, fatto di lentezza, cura e trasformazione.
La genesi del progetto
L’iniziativa nasce da un’esigenza dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco di Roccalumera Giuseppe Lombardo e dall’assessore Angela Puglisi, che hanno affidato alla fotografa e curatrice Fabrizia Bastino la stesura del bando e la costruzione del percorso espositivo. Dodici gli artisti selezionati, ciascuno con una visione personale e radicata, chiamati a confrontarsi con i temi proposti quali: la natura come archivio vivente, la sostenibilità come pratica quotidiana, la lentezza come atto di resistenza, e l’ascolto come gesto estetico ed etico.
Gli artisti e le opere
Gli artisti selezionati: Federica Ammendola, Brando Bonafè, Francesco Capasso, Giovanni Castro, Emanuele Mancuso, Noemi Marotta, Giovanna Miele, Fiammetta Pignatelli, Anna Raiola, Giuseppa Ricciardi, Emanuele Savarese e la scuola secondaria di I grado “Guido delle Colonne” di Roccalumera, hanno generato un progetto personale, coerente ai temi fissati per una mappa di sguardi che intreccia linguaggi e generazioni. Le loro opere evocano ricordi, sollecitano domande e riaccendono il senso di appartenenza ai luoghi, gesti poetici e politici al tempo stesso, capaci di trasformare lo sguardo del visitatore e di intrecciare il paesaggio interiore con quello esterno.
L’Antica Filanda come spazio narrativo
In questo contesto, i luoghi non sono semplici scenari ma veri protagonisti silenziosi, custodi di memorie collettive e individuali. Il silenzio e l’assenza diventano materia viva di molte delle ricerche presentate, delineando una mappa emotiva e visiva che si sovrappone alle pietre, alle architetture e alle atmosfere dell’Antica Filanda. ACCAMADORA non si presenta dunque come una semplice esposizione, ma come un invito a rallentare, a fare memoria, a riscoprire l’atto artistico come forma di cura e resistenza.
La mostra visitabile dal 19 al 21 settembre, con l’inaugurazione prevista venerdì 19 alle 17.30, per poi proseguire sabato dalle 11 alle 21 e domenica dalle 17.30 alle 21. Al termine delle tre giornate, l’esperienza troverà continuità in un catalogo online, curato da Valerio Mattiacci e dalla stessa Bastino, che raccoglierà le opere e le riflessioni maturate lungo il percorso. L’iniziativa porta con sé anche un tessuto di collaborazioni significative, dal supporto dell’area tecnica guidata da Giovanna Cuppari al contributo di realtà come Magazzini Fotografici di Yvonne De Rosa, fino al coinvolgimento di programmi e associazioni impegnate nella tutela ambientale come Bandiera Blu e Plastic Free.






