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Ponte sullo Stretto, il Pd: Corte dei conti non dà ancora il via libera alla delibera Cipess

“Cinque pagine di rilievi tecnici e procedurali”. Barbagallo e Casu: “Salvini chiarisca in Parlamento”. Hyerace: “È una patetica farsa”

MESSINA – Il Partito democratico parla di una “sonora bocciatura” della delibera Cipess sul Ponte sullo Stretto. Secondo i dem la Corte dei conti ha prodotto cinque pagine di rilievi tecnici e procedurali. Il passaggio, per il Pd, non è formale. È un giudizio che mette in discussione l’impianto del progetto.

Barbagallo e Casu chiedono chiarezza in Aula. “Salvini e il Governo devono smetterla con gli annunci propagandistici e spiegare al Paese cosa sta realmente accadendo”. Il capogruppo Pd e il vicepresidente della commissione trasporti annunciano interrogazioni. “Il Parlamento deve essere informato punto per punto, con la massima chiarezza e trasparenza. È in gioco – chiosa – la credibilità delle istituzioni e l’uso corretto delle risorse pubbliche”.

La critica dei dem riguarda più piani. Viene richiamata la sostenibilità economica. Viene richiamato il rispetto delle norme europee. Vengono richiamate le valutazioni ambientali. Per il Pd i rilievi della magistratura contabile confermano criticità già note e ancora non risolte.

La posizione del Pd a Messina
Armando Hyerace, segretario provinciale del Pd, parla di “patetica farsa”. “Salvini e la Lega – esordisce -pensavano di costruire consenso sul ponte, ma la Corte dei conti ha ricordato loro che prima della propaganda viene la legge, prima degli slogan viene la trasparenza, prima delle promesse vengono i conti reali e le regole da rispettare”. Hyerace elenca le mancanze. “Documentazione carente e incompleta, mancanza di pareri tecnici fondamentali, discrepanze economiche, criticità ambientali irrisolte, con il mancato allineamento alle direttive europee e una interlocuzione ancora incerta con Bruxelles: cos’altro serve per dimostrare quanto questo non sia un progetto di sviluppo ma una patetica farsa”.

Gli effetti sul territorio
Per Hyerace il rischio è concreto. “Siamo di fronte a un progetto che, invece di portare sviluppo, rischia di trascinare Messina e la Sicilia in un vicolo cieco fatto di spese senza garanzie, conflitti ambientali e procedure zoppe”. Il segretario conclude con un appello alla realtà dei fatti. “È ora di smascherare l’inganno: dietro la retorica del ponte, c’è il vuoto”.