SiciliaSpettacoli
Taormina

Cardiochirurgia pediatrica, Taormina declassata. È bufera sulla scelta del Governo Schifani

L’opposizione M5S denuncia: "la decisione è un’ingiustizia contro i bambini e le famiglie" e annuncia battaglie ed iniziative politiche a difesa del centro taorminese

TAORMINA – Un vero e proprio terremoto politico e sanitario scuote la Sicilia dopo l’approvazione della nuova rete ospedaliera regionale. La decisione del Governo Schifani di individuare Palermo come hub di riferimento per la cardiochirurgia pediatrica, relegando la struttura di Taormina al rango di semplice Spoke, ha sollevato un’ondata di proteste ed accuse di favoritismi.

Il provvedimento, votato dalla maggioranza di centrodestra all’Assemblea regionale siciliana, ha visto l’opposizione netta del Movimento 5 Stelle, che attraverso il capogruppo Antonio De Luca ha denunciato una scelta definita “scandalosa, ingiustificata e vergognosa”.

La denuncia del M5S: “Una decisione contro i bambini e le famiglie”

“Abbiamo detto no a questa rete ospedaliera perché la decisione del Governo Schifani è un’assurdità che calpesta i bambini e le loro famiglie”, ha dichiarato con toni durissimi De Luca, affiancato dal collega Nuccio Di Paola Gilistro. In aula, i deputati pentastellati hanno presentato una risoluzione alternativa per garantire la piena tutela del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina, da anni considerato un polo di eccellenza a livello regionale e nazionale, con richieste chiare: “il mantenimento di un’Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia Pediatrica e non un’unità semplice come invece hanno deciso loro, la permanenza della struttura sotto la gestione dell’Asp di Messina e, soprattutto, garanzia di piena autonomia amministrativa senza vincoli né dal Papardo di Messina né da Palermo”. Richieste rimaste inascoltate.

I dati premiano Taormina ma l’hub regionale va a Palermo

Al centro della contesa, non solo il principio di equità territoriale ma anche i dati sull’attività dei due centri. Secondo De Luca, “il centro di Palermo, a due anni dalla sua nascita, ha peggiorato le proprie performance fino a diminuire posti letto attivi perché non riusciva neppure a riempirli. Taormina, al contrario, ha garantito eccellenza, risultati e qualità delle cure. E nonostante ciò, il Governo Schifani retrocede Taormina a semplice Spoke, togliendole il ruolo di centro di riferimento e piegandola a logiche di potere e protagonismo palermitano”.

“Non si tratta di sanità, né di merito – ha attaccato ancora De Luca – ma di una mera operazione politica, un favore a Palermo a scapito di Taormina e dei piccoli pazienti”.

Le responsabilità politiche e le polemiche sull’assessore Faraoni

Nel mirino dell’opposizione finisce anche l’assessore Faraoni, accusato di incoerenza: “Non mi spiego come l’Assessore Faraoni, che ha più volte dichiarato di avere chiuso solo posti letto inattivi, abbia potuto mantenere intatti quelli del centro palermitano e al contrario ridimensionato il centro di eccellenza taorminese. – Ha sottolineato De Luca – Schifani e i deputati che hanno votato a favore dovranno assumersi tutta la responsabilità di questa scelta sciagurata”, conclude Antonio De Luca.

Una battaglia ancora aperta

Il Movimento 5 Stelle ha annunciato battaglia nelle prossime settimane, preannunciando iniziative politiche e istituzionali a difesa del centro taorminese.
“Noi non ci stiamo – conclude Antonio De Lucae continueremo la battaglia per difendere il Centro di Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina ed i diritti dei piccoli pazienti e delle loro famiglie”, conclude Antonio De Luca.