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IL CASO

Cardiochirurgia pediatrica, De Luca (M5S): “A Taormina nel 2025 interventi doppi rispetto ai dati della Regione”

Presentati i conteggi: Taormina al 97,3% di occupazione dei posti letto, Palermo al 34%. “Schifani riveda il piano”

PALERMO – Numeri alla mano, il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars Antonio De Luca mette in fila una serie di incongruenze tra i dati ufficiali trasmessi dalla Regione al Ministero della Salute e quelli acquisiti dal Movimento presso l’Asp di Messina sulla rete delle cardiochirurgie pediatriche. Secondo il M5S, alla cardiochirurgia pediatrica di Taormina i casi congeniti trattati chirurgicamente nel 2025 sono 105 e non 65; nel 2024 sono 143 e non 103; nel 2023 sono 149 e non 42. “Abbiamo dimostrato, documenti ufficiali alla mano – ha detto De Luca – che i numeri dichiarati dall’assessorato alla Salute non corrispondono alla realtà. Ci sono errori evidenti e inaccettabili nel piano del governo inviato a Roma che rischiano di compromettere la corretta valutazione della rete cardiochirurgica siciliana. Se si trattasse solo di superficialità sarebbe grave, ma se invece vi fosse la volontà di nascondere le carenze del centro palermitano, allora sarebbe un fatto ancora più inquietante”. Al centro della contestazione c’è l’impianto della nuova rete, che individua Palermo come hub e Taormina come spoke: una scelta che, per i pentastellati, poggerebbe su basi statistiche alterate e non fotograferebbe la reale attività clinica delle due strutture.

I numeri contestati

Nel documento regionale – sostiene il M5S – emergono scostamenti significativi non solo sul conteggio degli interventi, ma anche sui pesi DRG cardiochirurgici attribuiti a Palermo, indicati a 6,5 per il 2024 e 5,5 per il 2025 a fronte di valori reali nell’ordine di 2,29–2,50. “I valori attribuiti a Palermo – ha affermato De Luca – non sono riferibili solo a procedure cardiochirurgiche, ma includono anche interventi di cardiologia e anestesia pediatrica, falsando i conteggi e i valori riportati”. Sul piano organizzativo ed economico, il reparto palermitano presenterebbe un disavanzo superiore alla produzione lorda, mentre Taormina manterrebbe indicatori coerenti con la reale attività. Particolarmente indicativo, per i 5 Stelle, il tasso di occupazione dei posti letto: 97,3% a Taormina contro appena il 34% a Palermo, dove risulterebbero chiusi quattro posti letto senza che vi sia traccia di una delibera formale. “È gravissimo – ha aggiunto De Luca – che la delibera approvata dalla Giunta regionale e trasmessa al Ministero della Salute contenga tutti i dati errati che abbiamo documentato. Si tratta di un atto ufficiale con cui la Regione ha comunicato numeri non corrispondenti alla realtà, includendo ricoveri mai effettuati, valori Drg alterati e conteggi economici non giustificabili. In pratica, il Ministero sta valutando la rete cardiochirurgica siciliana su una base di dati falsati”.

Le richieste politiche e le ricadute

Oltre a chiedere la riformulazione dei numeri e la revisione complessiva della rete, il capogruppo M5S punta il dito sul metodo: “È da censurare – ha sottolineato – che alla commissione Sanità dell’Ars non sia stata comunicata l’esistenza di questo piano delle cardiochirurgie pediatriche, dei numeri e delle volontà in esso contenuti, nonostante si tratti di un atto di indirizzo strategico per la programmazione sanitaria regionale”. Il nodo politico è chiaro: “Se Schifani vuole realizzare una cardiochirurgia pediatrica a Palermo – ha affermato De Luca – nessuno lo impedisce, ma non può farlo penalizzando il centro di Taormina, che da anni rappresenta un’eccellenza nazionale e internazionale. È una scelta politica travestita da atto tecnico, che rischia di depotenziare un presidio che ha appena ricevuto a Washington il premio ‘Centro di Eccellenza Gold Level – Elso Award’, primo in Italia e quinto in Europa nel suo genere. Chiedo pertanto a Schifani di rivedere integralmente questo piano e riformulare i dati contenuti, perché non si può consentire che questo centro di cardiochirurgia pediatrica, che è una vera e propria eccellenza, venga delegittimato e depotenziato da documenti come questi”. Alla conferenza stampa, oltre a De Luca, erano presenti la palermitana Maria Rosaria Cianciolo in rappresentanza del comitato dei genitori e il deputato M5S Carlo Gilistro, componente della commissione Salute dell’Ars: “Questo caso – ha detto Gilistro – è una sorta di vaso di Pandora che potrebbe scoperchiare tantissime altre situazioni del genere nella sanità siciliana. Quanti casi Taormina potrebbero esserci nella sanità siciliana?”.