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Fedez pubblica “Temet Nosce”. Video e testo del nuovo singolo fuori ora

"Ho fatto errori che non se n’è andranno via col tempo. Di quelli che più cancelli e più ti resta il segno"

In gara a Sanremo 2025 con “Battito”, Fedez aveva già anticipato una parte del suo nuovo percorso personale e artistico. Sul palco, infatti, aveva mostrato un nuovo tatuaggio: una scritta in latino, “Temet Nosce”, che significa “Conosci te stesso”.
Un motto antico inciso sul tempio di Apollo a Delfi, diventato per il rapper un simbolo di consapevolezza e di introspezione. Non è solo un tatuaggio, ma un invito a guardarsi dentro, a comprendere la propria essenza e ad accettare le proprie fragilità.

Oggi, 20 ottobre, Fedez torna con un nuovo singolo che porta proprio quel titolo “Temet Nosce” disponibile su YouTube con il video ufficiale uscito alle 13.00. Il brano è un racconto attraversato da riflessioni, in cui l’artista mette a nudo sé stesso con grande sincerità.

Video originale

Il Testo di “Temet Nosce”

Nessuno ci ha mai regalato un cazzo spostati
Burattini con i fili più sottili delle polveri
Gli schiavi dell’industria hanno al collo le catene
Una playlist di gente vuota con le tasche piene

Sono stato un bersaglio senza mai andare ad un poligono
Perché non c’è differenza tra un palco ed un patibolo
Mi ha salvato che son nato la dove si cresce in fretta
Se il dolore è naturale allora soffrire è una scelta

La mia colazione caffè corretto con il Rivotril
Non conoscerai la gioia se non scopri la sua antitesi
Urlo in faccia alla vita col veleno nei ventricoli
Che ci faccio con le ali se mi hai dato le vertigini

E vorrei dare un senso ad una vita che fa senso
So che esiste un lieto fine ma in un altro multiverso
Ho pregato di sparire e di darmi per disperso
Ma non ti puoi nascondere se scappi da te stesso

Per trovare il mio posto nel mondo
Devo lasciare il mio mondo al suo posto

Non ho mai avuto nulla da spartire insieme a loro
Ma ti giuro mi è servito per capire chi non sono

Per trovare il mio posto nel mondo
Devo lasciare ogni cosa al suo posto

D’ora in poi sarò felice di nascosto
Ho imparato a mie spese a non scherzare con il vuoto

Vedo gente stanca io spero risponda al fuoco
Quando il gioco si fa duro capisci che non è un gioco
Ancora troppi scudi e troppi pochi San pietrini
Le rivoluzioni sono idee che incontrano i fucili

Questa dolce vita l’ho sempre percepita amara
Una Repubblica fondata sui morti della lupara
Mi ha sussurrato piano ma con voce molto chiara
La liberta non si compra ma si paga cara

E poi ci troveremo come le star
A mischiare del whisky al Lexotan
Quando la realtà spaventa più dell’aldilà
Ti ritrovi con più amici in farmacia che al bar

Ho fatto errori che non se n’è andranno via col tempo
Di quelli che più cancelli e più ti resta il segno

Cicatrici chiuse fuori
Ma ferite aperte dentro
sono pieno di colori
una farfalla di cemento.

La musica come strumento di comunicazione

Con questo brano, Fedez torna alle sue origini più vere e difficili, a quel mondo in cui, come dice lui stesso, “si cresce in fretta”.

Versi che racchiudono maturità e sofferenza, come un dialogo con sé stesso. L’artista riconosce le proprie ombre, accetta il passato e lo trasforma in consapevolezza, continuando il suo percorso di crescita personale attraverso la musica.