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Ospedale di Taormina. “Tagli sproporzionati, si lede il diritto alla salute”: la minoranza di Furci presenta una mozione

Chiesta l’iscrizione urgente all’ordine del giorno per una presa di posizione del Consiglio contro il declassamento della cardiochirurgia pediatrica e i 20 posti letto in meno al San Vincenzo

FURCI SICULO – La riorganizzazione della Rete ospedaliera regionale siciliana, varata dalla Giunta di Governo lo scorso 24 settembre, accende la protesta politica nella riviera ionica. A Furci Siculo, il gruppo consiliare di minoranza ha protocollato una mozione indirizzata al sindaco, Matteo Francilia, alla Giunta e al presidente del Consiglio comunale, per chiedere un’azione istituzionale forte contro i tagli previsti per l’ospedale “S. Vincenzo” di Taormina.

I consiglieri Francesca Spadaro, Maria Vera Scarcella, Angelo Manganaro e Francesco Rigano esprimono “viva preoccupazione” per le decisioni che ridimensionano il nosocomio taorminese, punto di riferimento per un vasto bacino d’utenza.

Al centro delle critiche ci sono due punti specifici della delibera regionale. Il primo è “il declassamento del Centro di Cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo (Ccpm) a ‘Centro spoke'”, che ne prevede “l’accorpamento funzionale all’Ospedale Papardo di Messina”. Il secondo è la “riduzione di ulteriori 20 posti letto ordinari” per l’ospedale di Taormina.

La minoranza furcese evidenzia nel documento quella che definisce una “penalizzazione sproporzionata” del presidio ionico. I consiglieri sottolineano infatti come, a fronte di un bilancio complessivo di -36 posti letto nei sette ospedali dell’Asp di Messina, “ben 20 posti riguardano solo l’Ospedale di Taormina rispetto a 16 posti eliminati complessivamente nei rimanenti 6 Ospedali”. Un taglio che, secondo i firmatari della mozione, si aggiunge “ai 100 posti letto già tolti all’ospedale di Taormina negli anni scorsi”.

A rendere la situazione ancora più allarmante, secondo l’analisi del gruppo di minoranza, è la natura stessa dei tagli previsti per il “S. Vincenzo”. “Dei 20 posti che vengono tolti – si legge nella mozione – ben 10 vengono sottratti ad Unità Operative afferenti al Dipartimento Oncologico”. Nello specifico, i tagli colpirebbero Chirurgia (-2), Oncologia (-2), Otorinolaringoiatria (-3), Ematologia (-2) e Urologia (-1).

Sebbene il comune di Furci Siculo appartenga a un diverso Distretto socio-sanitario (il n. 32), i consiglieri ritengono “doveroso esprimere fortemente il proprio dissenso”, poiché la scelta della Regione “lede certamente il diritto alla salute dei cittadini di tutto il comprensorio ionico e, quindi, anche del territorio di Furci Siculo”.

La mozione chiede quindi di impegnare l’amministrazione e l’intero consiglio comunale su tre punti chiari: esprimere formalmente dissenso verso la delibera regionale, “formulare una formale richiesta diretta al Governo Regionale Siciliano al fine di ripristinare e mantenere quantomeno lo status quo ante” e salvaguardare “l’eccellenza e la centralità che ha sempre contraddistinto l’Ospedale di Taormina”.

Infine, si chiede di “valutare eventuali iniziative da intraprendere per il coinvolgimento della cittadinanza attiva”. I consiglieri Spadaro, Scarcella, Manganaro e Rigano hanno chiesto che la mozione venga discussa nel prossimo Consiglio comunale.