GIARDINI NAXOS – La distesa di vestiti usati accatastata da settimane accanto alla “Casa dell’acqua”, a pochi passi dal liceo “Caminiti-Trimarchi”, non c’è più. Il Comune di Giardini Naxos ha proceduto alla rimozione dell’intero ammasso dopo una serie di verifiche e accertamenti effettuati dal Comando di polizia municipale che, grazie alle fototrappole installate nell’area, è riuscito a risalire ai responsabili degli abbandoni. Sono nove le persone individuate e sanzionate con contravvenzioni da 1.600 euro ciascuna: una cifra che, secondo la normativa vigente, può salire fino a 18.000 euro, con la possibilità di confisca del veicolo e ritiro della patente. L’abbandono degli indumenti costituisce inoltre notizia di reato ai sensi del Codice dell’Ambiente.
La rimozione si inserisce in un quadro molto più ampio e complesso. La gestione degli indumenti usati, infatti, è una delle criticità più diffuse nelle città italiane, come confermato dai recenti approfondimenti televisivi nazionali. In Sicilia il problema è ancora più evidente perché gli abiti raccolti non seguono il normale circuito della differenziata e devono essere conferiti a Pozzallo, impianto spesso in saturazione. Una situazione che, unita ai ritardi accumulati negli svuotamenti dei cassonetti, ha favorito nel territorio comunale la formazione di microdiscariche.
Questa condizione, secondo quanto riportato nella determinazione del settore Gestione del Territorio del 13 novembre scorso, è legata anche alla mancata attivazione del servizio da parte della ditta incaricata, che, nonostante gli obblighi contrattuali, non avrbbe avviato la raccolta degli indumenti usati. Un’inadempienza più volte contestata dal Comune e che ha costretto l’amministrazione a individuare una soluzione alternativa: una ditta specializzata, già incaricata con determina, ha iniziato la rimozione sistematica degli indumenti abbandonati, partendo dall’area di San Giovanni e proseguendo sulle altre zone critiche.
Per prevenire nuovi episodi e migliorare il servizio, il Comune ha predisposto una strategia che passa anche attraverso il coinvolgimento diretto della cittadinanza. Il 27 novembre è in programma un open day dedicato esclusivamente al conferimento degli indumenti usati, con l’obiettivo di offrire un punto di raccolta centralizzato e immediatamente operativo. L’appuntamento sarà articolato in due fasce orarie e due luoghi: dalle 9 alle 12 in piazza San Pancrazio e dalle 12 alle 15 in via Erice, nei pressi della centrale Enel. Sarà possibile consegnare abiti per uomo, donna e bambino, scarpe, cinture, borse, cappelli, coperte, lenzuola, piumini d’oca, tende, uniformi e peluches. Gli indumenti dovranno essere puliti, non bagnati e collocati esclusivamente in sacchi trasparenti.
Parallelamente, l’Ufficio tecnico comunale ha individuato un nuovo sito di conferimento più vicino, a Castellumberto, riducendo così tempi e costi di trasporto. L’amministrazione invita quindi i residenti a utilizzare gli open day che verranno organizzati con regolarità oppure, in via subordinata, a conferire gli indumenti direttamente all’Ecopunto di contrada Porticato, dove gli operatori incaricati provvederanno al trasporto verso gli impianti autorizzati.
Il Comune ribadisce che l’abbandono degli indumenti è un illecito grave, con conseguenze penali e amministrative, e che il rispetto delle modalità di conferimento è fondamentale per evitare il ripetersi delle microdiscariche che negli ultimi mesi hanno compromesso il decoro urbano e generato rischi igienico-sanitari. Con la riorganizzazione del servizio e la collaborazione dei cittadini, l’amministrazione punta ora a riportare ordine in un settore che, da anni, rappresenta una delle emergenze più delicate nella gestione del territorio.






