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Sequestrati oltre 13mila articoli natalizi pericolosi, il blitz della Gdf a S. Teresa di Riva

Confiscate decorazioni, luci e accessori privi dei requisiti di sicurezza, prodotti potenzialmente dannosi per i consumatori ed eseguite sanzioni per il titolare dell’esercizio

S. TERESA DI RIVA- Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, periodo in cui aumenta sensibilmente la domanda di decorazioni e prodotti elettrici a tema, la Guardia di Finanza di Messina intensifica i controlli a tutela dei consumatori. Nei giorni scorsi, i militari del comando provinciale hanno infatti sequestrato oltre 13mila articoli natalizi non conformi alle norme europee sulla sicurezza, per un valore commerciale che supera i 12mila 600 euro.

L’operazione, coordinata nell’ambito di un più ampio piano di vigilanza predisposto dalle Fiamme Gialle peloritan, ha preso il via da un’attività ispettiva condotta presso un esercizio commerciale di Santa Teresa di Riva, dove i finanzieri della compagnia di Taormina hanno rinvenuto migliaia di articoli ad alto rischio per la salute degli utilizzatori.

Decorazioni e luminarie prive di informazioni e requisiti di sicurezza

Nel dettaglio, sono stati posti sotto sequestro 13.141 prodotti, tra cui decorazioni per alberi di Natale, tubi luminosi a led, lanterne decorative e carillon natalizi. Tutti gli articoli, secondo quanto accertato dai militari, risultavano sprovvisti delle informazioni minime obbligatorie previste dal codice del consumo, come l’indicazione del produttore o importatore, le istruzioni per l’uso in lingua italiana e le avvertenze di sicurezza.

Particolarmente critica la situazione riguardante il materiale elettrico, le luminarie a led e gli accessori destinati all’addobbo domestico presentavano gravi carenze di conformità formale rispetto ai rigidi standard della normativa europea, che impone test e certificazioni per evitare rischi di surriscaldamento, corto circuiti o potenziali incendi.

Sanzioni e segnalazione alla camera di commercio

Per il titolare dell’attività commerciale è scattata la contestazione delle relative violazioni amministrative, mentre l’intera documentazione è stata trasmessa alla camera di commercio di Messina, competente per gli ulteriori accertamenti e provvedimenti. La posizione dell’esercente è ora al vaglio delle autorità amministrative, che potrebbero disporre ulteriori sanzioni.