POLITICA

Refezione scolastica a Taormina, dubbi in Aula sulla trasparenza

Il consigliere Manuli chiede chiarezza, ma il dibattito viene bloccato in consiglio
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TAORMINA – La trasparenza è fondamentale nella gestione dei servizi pubblici, soprattutto quando si tratta di quelli destinati ai minori. Per questo motivo, vogliamo fare chiarezza su alcuni aspetti del servizio di refezione scolastica a Taormina per l’anno 2024/2025, affidato per un importo di 138.600 euro oltre Iva al 4%, come stabilito nella Determinazione dirigenziale n. 459 del 27 agosto 2024.

Il consigliere Luca Manuli, ha sottolineato che leggendo la determina, emergerebbe che il servizio è previsto per 194,69 giorni, un numero inferiore ai 207 giorni indicati dal calendario scolastico regionale. Se coprissimo tutti i giorni previsti dal calendario, il costo del servizio aumenterebbe di circa 8.000 euro, superando i 140.000 euro e rendendo illegittima la procedura di assegnazione diretta senza gara adottata dal Comune.

Inoltre, ci sono “perplessità riguardo al rispetto dei requisiti richiesti dal capitolato del Comune, relativi alla distanza della ditta appaltatrice, che ha sede a Bronte, e al tempo necessario per la preparazione e la somministrazione dei pasti nelle scuole di Taormina. La normativa, a tutela della qualità dei pasti per i bambini, richiede che la distanza tra il centro di cottura e il luogo di somministrazione non superi i 50 km e che il tempo tra preparazione e somministrazione non ecceda un’ora”.

Alla luce di queste considerazioni, il consigliere Luca Manuli ha inviato una richiesta di chiarimenti al Dottor Bartolilla tramite Pec il 6 settembre scorso. Non avendo ricevuto risposta, ha presentato un’interrogazione urgente durante il consiglio del 30 settembre, ma questa non è stata accettata dal presidente Composto per la trattazione in aula. Ora, si attende una risposta scritta dall’assessore competente.