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L'evento culturale

Taobuk, il festival letterario di Taormina si affaccia sul mondo alla Fiera del Libro di Francoforte

Antonella Ferrara: "I festival sono comunità di lettori e scrittori, il vero miracolo sta nel dialogo"
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MESSINA – Il Taobuk Festival, diretto da Antonella Ferrara, ha portato un pezzo di Sicilia alla Fiera del Libro di Francoforte, il più grande evento editoriale mondiale, con oltre 250.000 visitatori attesi. Nella giornata del 18 ottobre, il festival ha fatto il suo debutto internazionale, sottolineando la sua vocazione a espandersi oltre i confini italiani. Dopo il successo delle edizioni a Taormina, dal prossimo luglio il Taobuk farà tappa in città iconiche come Algeri, Il Cairo, Salonicco, per poi proseguire oltreoceano con appuntamenti a Lima e New York.

A parlare di questa importante evoluzione è Antonella Ferrara, direttrice e fondatrice del festival, che ha partecipato alla Buchmesse di Francoforte, in un anno speciale per l’Italia, paese ospite dell’edizione 2024, a 36 anni dall’ultima volta in cui la nostra editoria e letteratura furono celebrate in questo contesto globale.

Durante la sua conferenza a Francoforte, Ferrara ha posto l’accento sull’importanza dei festival letterari nel tessuto culturale dei territori in cui si svolgono. “Era il 1988: non c’erano i social, non c’era l’ebook, non c’era Amazon e non c’erano i festival letterari”, ha ricordato con un pizzico di nostalgia. “La lettura e la letteratura erano esperienze separate dallo spazio comunitario. Oggi, invece, vediamo una comunità che si riconosce nella passione per questo o quell’autore, lettori che si emozionano per il reading di un poeta, che accorrono per ascoltare gli intellettuali”.

Per Ferrara, i festival non sono solo eventi culturali, ma veri e propri luoghi di dialogo, spazi in cui la magia si rinnova ogni volta che uno scrittore incontra i suoi lettori. “A volte leggiamo dubbi sulla funzione dei festival, ma io dico che non devono fare chissà quale miracolo se non quello di richiamare lettori e mettere in moto un dialogo tra chi i libri li scrive e chi li legge. Questo è il miracolo che si deve ripetere in ogni festival, da nord a sud dell’Italia”.

Con una mappa editoriale sempre più variegata e vivace, la proliferazione dei festival letterari rappresenta, secondo Ferrara, una grande ricchezza per il nostro paese, che vanta il primato europeo per numero di manifestazioni dedicate ai libri. “Ogni festival rappresenta la propria città, il proprio territorio, il gusto dei suoi curatori. In un paese come il nostro, con tante identità locali e culturali, i festival sono risorse preziose. Così come abbiamo salutato la crescita della piccola e media editoria, dobbiamo abbracciare la moltiplicazione dei festival come espressione della pluralità della nostra cultura e della nostra editoria”.

La presenza di Taobuk alla Fiera del Libro di Francoforte ha sottolineato la sua dimensione internazionale e la sua capacità di dialogare con mondi diversi. Ma, soprattutto, ha dimostrato come un festival possa diventare una piattaforma per l’interazione tra cultura locale e globale. Il futuro del Taobuk, con le tappe previste in città come Algeri, Il Cairo e New York, si prospetta ricco di nuove sfide e opportunità.

A Francoforte, Ferrara ha concluso con un auspicio per il futuro: “Visto il tempo che viviamo, dobbiamo sperare nei libri, dobbiamo sperare nel ragionamento e nel dubbio. I festival letterari ci offrono questa possibilità. E oggi, da qui, vogliamo celebrare questa peculiarità tutta italiana, augurando lunga vita ai festival e a chi li organizza”.