Il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, ha consegnato agli alti funzionari di Bankitalia, Antonio Lo Nardo e Stefania Passiglia una relazione sull’andamento economico delle imprese del settore, chiarendo che le “criticità determinate dal caro energia e dalle difficoltà delle imprese nell’accesso al credito per sopperire ai pagamenti delle bollette, anche rateizzate, sta causando uno sconquasso sociale senza precedenti, molto peggio della pandemia”.
I dati congiunturali più recenti, riferiti al primo trimestre dell’anno in corso, confermano la tendenza espansiva osservata nel 2020. Al 31 marzo le imprese attive contano 376.031 unità, in crescita del 2,2 per cento sullo stesso trimestre del 2020, una crescita osservabile in tutti i settori produttivi. Nel dettaglio le imprese attive nei servizi risultano aumentate del 2,6 per cento, in agricoltura dell’1 per cento, nelle costruzioni del 3,3 per cento e nel settore manifatturiero dello 0,6 per cento. A causa delle maggiori difficoltà suscitate dalla pandemia, però, si è intensificato in Sicilia il ricorso al reddito di cittadinanza e alla pensione di cittadinanza: i benefici erogati sono stati 44.800, saliti a circa 52.000 a seguito dell’estensione della misura prevista dal Dl 104/2020 (decreto Agosto) e dal Dl 137/2020 (decreto Ristori). Oltre agli interventi di Cig, che sono stati potenziati a partire da marzo del 2020, si sono attivati anche in Sicilia i ‘Fondi di solidarietà’ per un totale di 48 milioni di ore, in maggioranza erogati ad alberghi, pubblici servizi e attività varie, consentendo di coprire con ammortizzatori anche le aziende non rientranti nella normativa sull’integrazione salariale. Nel settore del Turismo, le presenze nel 2020 fanno registrare -56,2 per cento rispetto al 2019, mentre nei primi nove mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020 si registra un +27,1 per cento.