MESSINA – Un evento carico di significato e spiritualità si è svolto nella Basilica Cattedrale di Messina, dove l’arcivescovo Giovanni Accolla ha presieduto una solenne celebrazione eucaristica per l’ordinazione presbiterale di tre diaconi del seminario diocesano: Salvatore Di Blasi, Pierpaolo Pellico e Claudio Sirni. Una giornata che ha incarnato il rinnovamento della Chiesa messinese e la risposta generosa dei giovani alla chiamata di Cristo.
La celebrazione ha assunto un valore speciale anche per l’arcivescovo, che ha festeggiato il suo ottavo anniversario dall’inizio del ministero episcopale. Durante l’omelia, monsignor Accolla ha invitato i nuovi sacerdoti e l’intera comunità a riflettere sulla santità come dono e impegno, citando l’esortazione apostolica Gaudete et Exsultate di Papa Francesco:
“Gesù ci vuole santi e non si aspetta che ci accontentiamo di un’esistenza mediocre. La santità è il cuore della nostra vocazione e richiede di vivere in piena sintonia con la volontà del Padre”.
Un monito contro le tentazioni dell’oggi
L’arcivescovo ha evidenziato i pericoli rappresentati dall’agnosticismo, sottolineando come queste tentazioni possano minare la fedeltà al cammino di fede. Rivolgendosi a Salvatore, Pierpaolo e Claudio, ha esortato: “Vigilate attentamente affinché queste insidie non possano mai minacciare la vostra vita di santità. Siate segno visibile della presenza di Gesù nel mondo, non semplici operatori del sacro o vittime della routine, ma guide autentiche per il popolo di Dio”.
La missione dei nuovi sacerdoti
Monsignor Accolla ha poi richiamato l’importanza della celebrazione quotidiana dell’Eucaristia come fulcro della vita sacerdotale. Ha espresso rammarico per quei casi, seppur rari, in cui la messa è vissuta con superficialità: “Un sacerdote che non celebra ogni giorno l’Eucaristia perde il cuore della propria missione. La celebrazione non è un rituale privato, ma un’offerta sacrificale per sé e per il popolo di Dio. Non possiamo nutrirci della fede una volta a settimana: essa è pane quotidiano per l’anima e per il cuore”.