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CALCIO

Messina, il presente si chiama Taranto, ma il futuro?

Al cospetto del fanalino di coda, obbligatori i tre punti per i giallorossi. Ma l'attenzione è principalmente rivolta alle mosse programmatiche della nuova proprietà, ancora non pervenute
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La cessione dell’80% delle quote societarie dell’Acr da Pietro Sciotto ad AAD Invest Group col passare giorni sta aumentando dubbi e interrogativi sul futuro del club, nonostante la tranquillità palesata dal neo presidente Alaimo e una comunicazione ufficiale piuttosto stizzita del club.

Al momento non c’è l’accordo con Roma

Sembrava tutto fatto, persino annunciato da Alaimo, per il ritorno di Domenico Roma in riva allo Stretto in qualità di direttore sportivo, ma al momento le due parti non hanno trovato l’accordo e se non muterà il quadro il dirigente ex Foggia non sarà il successore di Pavone. Resta da capire chi sia la figura che sta trattando con le altre società interessate a vari elementi della rosa. Tra di loro Frisenna, Petrungaro, Ortisi, Re, Rizzo e Mamona, che hanno chiesto di non partire per la Puglia, in attesa di accasarsi presso altre squadre.

La nota della società

Come descritto dalla Gazzetta del Sud, l’AAD Invest Group dovrà versare entro il prossimo 20 marzo la cifra pattuita per l’acquisizione della maggioranza della società e l’accollo dei debiti, per una cifra complessiva di quasi 4 milioni di euro. Dovesse non concretizzarsi il pagamento (suddiviso in tre tranche), le quote tornerebbero nella disponibilità di Sciotto. Notizia che ha scatenato voci più o meno incontrollate sul web, soprattutto riguardante le spese di gestione di questi giorni e della trasferta in Puglia, con pausa e allenamento presso il centro sportivo di Settimo Cosentino. Rumors a cui la società ha risposto con il seguente comunicato stampa:

“L’ACR Messina smentisce le notizie pubblicate da alcuni ‘foglietti’ elettronici, tendenti solo a creare discredito intorno alla nuova proprietà del club, e minare l’ambiente. Nello specifico, si puntualizza che i costi della trasferta e le spese di funzionamento del club, a far data dallo scorso 2 gennaio, sono stati sostenuti dalla nuova proprietà. L’ACR Messina valuterà con i propri legali le azioni da intraprendere contro coloro i quali diffondo notizie diffamatorie e prive di qualsivoglia fondamento”.

Contro il Taranto per vincere, anche con la rosa dimezzata

Con l’organico ampiamente ridotto e rinfoltito da qualche ragazzo delle giovanili il Messina sabato (ore 14.00) affronterà dunque il fanalino di coda Taranto, sul neutro, a porte chiuse, Francavilla. Pugliesi già condannati alla retrocessione, dopo oltre un anno di problemi societari e falsi profeti che avevano promesso mari e monti, già pesantemente penalizzati e in attesa di una nuova sanzione. Per la compagine di Modica non può esserci altro risultato al di fuori della vittoria, per tentare di non perdere l’ultimo treno per la salvezza e in subordine mantenere almeno invariato il distacco dalle squadre che precedono in classifica l’Acr, in ottica retrocessione diretta/play-out.

Catania e Trapani in campo domenica

Le altre due compagini siciliane del girone C di Serie C disputeranno i loro incontri domenica, calcio di inizio alle ore 15.00. Dopo aver sfiorato il colpaccio in casa della capolista Benevento, il Catania ospiterà al Massimino la Juventus Next Gen, una delle squadre più in forma del campionato, con quattro vittorie e due pareggi nelle ultime sei gare.

Anche il Trapani è atteso da un confronto impegnativo: al Provinciale arriverà il Crotone, tra le big del girone, che punto come minimo al terzo posto finale in ottica play-off. Dal canto loro, gli uomini di Capuano cercheranno di ridurre le distanze in classifica proprio dalla compagine calabrese, avanti adesso di quattro lunghezze.