Il mondo della didattica non era forse pronto ad un così radicale cambio di rotta ma, con tenacia e passione, gli insegnanti di tutta Italia sono riusciti a mandare avanti il proprio programma e istruire i ragazzi attraverso un semplice pc.
Tra questi, la professoressa Rosaria Merro che insegna all’Istituto Tecnico Tecnologico “ Ettore Majorana” di Milazzo, – guidato dal dirigente Stello Vadalà -, pronta a raccontarci la sua esperienza di didattica a distanza (dad).
Le lezioni si sono spostate su aule virtuali ma gli orari, come ci spiega la professoressa, sono rimasti inalterati.
“La scuola presso cui presto servizio si è attivata tempestivamente fornendo agli studenti la piattaforma e le strumentazioni necessarie per la dad e garantendo non solo la continuità scolastica, ma anche un alto standard di qualità dell’offerta formativa”.
Non tutto però può essere rimpiazzato dalla tecnologia, vi sono dei dettagli che mancano e che di certo non possono sfuggire a chi ha una lunga carriera alle spalle, come quella della professoressa Merro: “Essere insegnanti significa anche e soprattutto saper leggere negli occhi dei ragazzi i loro dubbi o l’entusiasmo per un risultato raggiunto”.
Ma gli alunni come hanno risposto alla didattica a distanza? Anche su questo punto è preziosa la testimonianza della professoressa che racconta come gli studenti continuino a studiare con grande impegno e a svolgere puntualmente i compiti loro assegnati.
Costante è rimasto il confronto con le famiglie.
“Con la Dad svolgiamo tutte le nostre riunioni: Collegio dei Docenti, Consigli di Classe Incontri Scuola Famiglia. Inoltre, in un’assemblea d’istituto svoltasi online, gli studenti si sono dimostrati particolarmente attenti alla situazione emergenziale che stiamo vivendo, raccogliendo la somma di 5.000 euro che è stata devoluta all’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto per l’acquisto di materiale sanitario”.
Un momento storico che la professoressa vuol ricordare con questo messaggio: “Didattica a distanza: sembrava fredda, lontana, in solitario. Invece annulla le distanze, ti coinvolge, ci stringe tutti in un caloroso abbraccio. Lontani, ma vicini. Insieme ce la faremo. Andrà tutto bene!”.