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S. Teresa di Riva, allagamenti in via Sparagonà: “Sequestrati in casa” ad ogni pioggia

Il neo segretario provinciale del Pd, Hyerace, tra i bloccati. Il “fiume” improvviso trascina rifiuti e mastelli, malgrado i lavori comunali completati di recente
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S. TERESA DI RIVA – “Ad ogni pioggia siamo sequestrati in casa. È la seconda volta in due settimane che via Sparagonà si trasforma in un torrente in piena. Uscire è impossibile, con i disagi, seri, che ne conseguono”. È con queste parole che una residente sfoga la propria frustrazione mentre osserva, impotente, la strada allagata che la separa dal lungomare, dove ha parcheggiato la macchina. Sono da poco passate le 8 del mattino del 6 novembre, e il tratto di via Sparagonà tra la Statale 114 e la litoranea si è trasformato ancora una volta in un “fiume” che trasporta rifiuti e mastelli per la raccolta differenziata.

Tra le persone bloccate in questo scenario c’è anche Armando Hyerace, neo-segretario provinciale del Pd e ospite della trasmissione TaoMattina di Radio Taormina. Per riuscire a raggiungere la litoranea, Hyerace è stato costretto a fermare un pick-up in transito lungo una stradina adiacente alla sede della radiotv, aggirando il tratto allagato.

Purtroppo, l’episodio non è isolato. Via Sparagonà è da tempo soggetta a pesanti disagi idraulici ad ogni temporale, problema che, almeno in teoria, sarebbe dovuto essere risolto dai lavori realizzati dal Comune. Gli interventi, terminati di recente, avevano come obiettivo la creazione di una rete per il drenaggio delle acque piovane nel tratto a valle della via.

L’opera, avviata nell’estate scorsa, è stata realizzata grazie a uno stanziamento complessivo di circa 110mila euro, con fondi parzialmente coperti da contributi governativi e risorse comunali. Il progetto, redatto dall’ingegnere Onofrio Crisafulli, prevedeva l’installazione di due caditoie lineari che attraversano la strada e tubazioni aggiuntive per convogliare l’acqua verso il lungomare Paolo Borsellino, oltre al potenziamento delle caditoie esistenti sulla Statale 114. L’intervento ha incluso anche un lieve ampliamento del marciapiede sul lato Catania, per facilitare il deflusso delle acque meteoriche.

Nonostante l’entità dell’investimento e l’impegno dell’amministrazione, l’efficacia dell’opera resta dubbia. Le intense piogge recenti, infatti, hanno dimostrato che gli interventi non sono stati risolutivi, in particolare nei tratti più a monte della strada, dove il flusso d’acqua non è ancora adeguatamente controllato.

Nel giugno scorso, il Comune ha chiesto un ulteriore finanziamento di circa 80mila euro per ampliare il sistema di raccolta delle acque piovane anche nelle zone superiori di via Sparagonà e nella vicina via Coletta, ma la richiesta è stata respinta. Il progetto prevedeva interventi per la messa in sicurezza e la riduzione del rischio idrogeologico dell’area, con un costo complessivo stimato di 1,9 milioni di euro.

Gli abitanti di via Sparagonà, esasperati, chiedono soluzioni definitive. Dopo anni di attesa e speranze per un intervento che avrebbe dovuto mettere fine al problema, il quartiere si trova ancora alle prese con allagamenti che ne compromettono la vivibilità.