FURCI SICULO – Il Palasport di Furci Siculo porterà il nome della giovane Lorena Quaranta. La decisione è stata deliberata questa mattina dalla Giunta comunale ed ufficializzata subito dopo, nel corso della conferenza stampa indetta dal sindaco Matteo Francilia, nella quale sono intervenuti anche l’assessora alle pari opportunità, Rosanna Garufi e tutti gli altri assessori. Un gesto simbolico ma denso di significato, che vuole mantenere vivo il ricordo della giovane studentessa di medicina, tragicamente scomparsa il 31 marzo 2020 per mano del fidanzato Antonio De Pace. Lorena Quaranta, originaria di Favara, in provincia di Agrigento, era una brillante studentessa dell’Università di Messina, la cui vita è stata brutalmente spezzata all’età di 27 anni, nella notte del 31 marzo 2020 nell’appartamento di Furci Siculo che condivideva con il compagno Antonio De Pace, infermiere originario di Vibo Valentia.
Un ricordo che resta vivido, gli omaggi della comunità accademica
Lorena non è mai stata dimenticata, il suo nome continua a vivere nei luoghi della città che la ospitava, nelle iniziative dedicate alla sua memoria, nei gesti di affetto della sua Università e dei suoi concittadini. Il 20 ottobre 2020, alle 11:29, Lorena Quaranta è stata proclamata dottoressa in Medicina e Chirurgia con la votazione di 110 e lode, un momento di profonda commozione, durante il quale la pergamena di laurea è stata consegnata alla famiglia della giovane nel corso di una solenne cerimonia nell’Aula Magna dell’Università di Messina. A lei è stato anche dedicato il Cortile del Rettorato, un omaggio simbolico, un segno di rispetto e amore per una ragazza che avrebbe avuto una brillante carriera davanti a sé, ma la cui vita è stata tragicamente interrotta troppo presto.
Lorena continua a vivere nel cuore di ogni abitante furcese
La cittadina di Furci Siculo ha da sempre mostrato estrema vicinanza a Lorena e proprio nell’estate scorsa, per lei è stata indetta una manifestazione, alla quale hanno aderito le massime istituzioni locali e nazionali, insieme ai familiari della vittima. L’evento, organizzato dall’avvocato Cettina La Torre del centro antiviolenza “Al Tuo Fianco” e patrocinato dal Comune, ha visto la partecipazione delle Pro Loco della riviera Ionica, che hanno lanciato il messaggio: “Siamo il grido di chi non ha più voce”. In tal senso l’amministrazione comunale, ascoltando il sentimento popolare, ha voluto nuovamente rinnovare la sua vicinanza alla vittima, intitolando alla giovane, uno degli impianti sportivi della città.
“Dal primo aprile 2020, Lorena è diventata la figlia di ogni genitore furcese, la sorella, la cugina, la nipote, la compagna di scuola di ognuno di noi. La nostra comunità ha cercato di mantenere vivo il suo ricordo dedicandole la panchina rossa, simbolo della lotta contro il femminicidio, parlandone nelle scuole e stringendo un forte legame con la sua famiglia. Un legame autentico e sincero che cresce negli anni e si rafforza nel suo ricordo”, cita la proposta di delibera della Giunta. Il palasport, luogo frequentato quotidianamente da ragazzi e ragazze che si allenano e gareggiano diventerà quindi il “Palalorenaquaranta”.
L’iniziativa, si inserisce in un contesto più ampio di sensibilizzazione e lotta contro il femminicidio, fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso in Italia, con l’auspicio che il nome di Lorena, possa rimanere impresso nella memoria collettiva, non solo come ricordo di una giovane vita spezzata, ma come simbolo di una battaglia che deve essere combattuta con determinazione ogni giorno.