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Infrastrutture e sviluppo

Taormina, il Pd difende la stazione centro: “Occasione storica, no a scelte miopi”

Dura presa di posizione del Circolo taorminese: "Incomprensibile rinunciare al collegamento diretto con l’aeroporto e al rilancio della vecchia linea. Così si danneggia il futuro turistico della città"

TAORMINA – Un collegamento diretto con l’aeroporto in 40 minuti, una nuova stazione realizzata a costo zero per il Comune, un parcheggio già finanziato da Rfi, la possibilità di trasformare la vecchia linea ferroviaria in circuito turistico tra Mazzeo, Letojanni e la valle dell’Alcantara. Tutto questo rischia di svanire per una decisione che il Circolo Pd di Taormina definisce “incomprensibile e gravemente miope”.

“Sta andando in scena un corto circuito politico e amministrativo”, affermano i dem locali, “che rischia di compromettere irrimediabilmente un’opera strategica per la città, proprio mentre i lavori del raddoppio ferroviario sono già in corso e la galleria è in avanzata costruzione. Nessuno fermerà questo cantiere, tanto meno per ragioni ormai superate: se il problema è il versante da consolidare, lo farà comunque RFI per proteggere la galleria. E, di conseguenza, proteggerà anche la stazione”.

Una posizione chiara: “Scelta obbligata”

Secondo il Pd taorminese, le contestazioni al progetto non reggono sul piano tecnico né su quello logistico. “La stazione in contrada Sant’Antonio è l’unico punto del tracciato dove può essere realizzata. Se qualcuno ha un’alternativa concreta, la dica. Ma non si può restare fermi o — peggio — tornare indietro. L’idea che Taormina rifiuti un collegamento ferroviario diretto con l’aeroporto Fontanarossa è semplicemente paradossale: siamo una città che vive di turismo, dovremmo esserne entusiasti, non ostili”.

Il nodo del parcheggio

Altro punto sottolineato nella nota del Pd riguarda il parcheggio previsto a servizio della nuova stazione. “Invece di rompere la convenzione con RFI, perché non pretendere di gestirlo direttamente? A che serve progettare nuovi silos in centro se ce n’è uno già finanziato e pronto a essere realizzato senza impatto per le casse comunali?”.

“Basta confusione e ripensamenti”

Il documento del Circolo non risparmia critiche all’amministrazione comunale. “Da settimane assistiamo a un balletto di dichiarazioni contraddittorie. Prima si dice che il collegamento stazione-parcheggio costerebbe troppo, poi si propone di abbattere una scuola per farne lo sbarco, infine si cancella tutto. È un approccio schizofrenico, che dimostra confusione e incapacità di visione strategica”.

Il caso Trappitello

I dem puntualizzano anche sul ruolo della stazione di Trappitello: “Non è la seconda stazione di Taormina, ma quella della valle Alcantara e di Giardini Naxos. Pensare che possa servire anche il centro cittadino significa ignorare del tutto la realtà geografica e logistica del territorio. Come si pensa di collegare Trappitello al centro? Con la via Francavilla congestionata? Con una nuova tangenziale a Mastrissa, devastando l’ultimo affaccio naturalistico della città?”.

Il problema politico

Il Pd individua una delle cause di questo dietrofront nella debolezza della rappresentanza politica a Trappitello. “Ma è proprio per questo che serve lavorare sulla rigenerazione urbana, usando i 500mila euro stanziati dalla Regione per i Comuni interessati dal lotto nord del raddoppio ferroviario. Non serve affossare la stazione, serve usare bene le risorse”.

Letojanni e Mazzeo rischiano l’isolamento

C’è poi il nodo della vecchia linea, che il Pd difende come elemento di rilancio. “Sopprimere il collegamento del doppio binario con la vecchia tratta significa affossare anche Letojanni e Mazzeo, che perderebbero il collegamento con l’aeroporto. Con l’attuale progetto si potrebbe invece creare una metromare moderna, trasformando l’attuale linea in disuso in una tratta turistica integrata e sostenibile”.

Il fronte ambientale: “Si può discutere, non bloccare”

L’unico aspetto su cui il Circolo riconosce legittimità al dissenso è quello ambientale: “I comitati e le associazioni che sollevano osservazioni meritano ascolto. È da lì che può nascere un dialogo serio per migliorare il progetto, ridurre l’impatto e ottenere le garanzie necessarie da RFI. Ma nessuno può usare l’ambientalismo come alibi per fermare tutto. Anche contro l’autostrada ci furono proteste: oggi chi direbbe che non andava fatta?”.

L’appello: “Non si perda questa occasione”

“Il rischio è quello di giocare al gatto col topo senza sapere chi sia il topo”, conclude il documento del Pd. “Una sola cosa è certa: perdere la stazione centro sarebbe un danno irreparabile. Non ci sarà una seconda occasione. E chi oggi pensa di guadagnarci qualcosa affossando questo progetto, domani dovrà assumersi la responsabilità di aver danneggiato irrimediabilmente il futuro di Taormina”.