SiciliaSpettacoli
cultura

A Giardini Naxos, la scrittrice Noemi Privitera presenta il romanzo Hurricane

Il 27 maggio la biblioteca comunale ospiterà la presentazione del romanzo d’esordio dell’autrice catanese, promossa dalla consulta giovanile

GIARDINI NAXOS – Promuovere la lettura come forma di consapevolezza e strumento di cittadinanza attiva, questo lo spirito che anima l’evento di presentazione ufficiale del romanzo Hurricane di Noemi Privitera, giovane autrice catanese al suo debutto nella narrativa distopica. L’iniziativa, inserita nel programma del “Maggio dei Libri”, è promossa e organizzata dal Comune di Giardini Naxos in sinergia con la Consulta Giovanile. L’appuntamento è per il 27 maggio alle 18.00 nella biblioteca comunale, con il giornalista Enrico Scandurra che dialogherà con l’autrice e guiderà il confronto con il pubblico.

L’evento si configura come un momento di confronto tra giovani e cultura, in un contesto che coniuga memoria e contemporaneità con l’obiettivo di favorire la diffusione della lettura e stimolare, attraverso la narrativa, una riflessione sui grandi temi sociali del nostro tempo, a partire dal potere, dall’identità e dalla libertà individuale.

Un romanzo distopico che parla al presente

Hurricane si presenta come un romanzo distopico dal forte impianto simbolico, che va oltre la narrazione fantastica per toccare temi universali legati alla libertà, alla ribellione e alla giustizia. Al centro del racconto, la figura di Arrianne, una giovane donna cresciuta in un contesto totalitario dominato dalla figura onnipresente del governatore Bruning. La sua è purtroppo una società figlia del suo tempo, in cui ogni voce fuori dal coro viene soffocata e le persone ridotte a meri ingranaggi di un sistema repressivo e spietato, ma la protagonista dall’animo ribelle non è disposta a piegarsi a un destino già scritto.

Hurricane: identità, resistenza e consapevolezza

Attraverso uno stile incisivo e visivo, l’autrice costruisce una narrazione che riecheggia i temi universali del potere, della libertà e del riscatto individuale, attraverso parole che rappresentano più di una denuncia contro i totalitarismi, ma una riflessione sulla condizione femminile, sul ruolo dell’identità e sulla forza che può scaturire dal dolore e dalla consapevolezza.

Il titolo stesso, Hurricane, evoca forza, trasformazione e rottura degli equilibri. Arrianne diventa così non solo personaggio ma archetipo di resistenza, figura attraverso cui il lettore è chiamato a interrogarsi su quanto sia sottile la linea che separa il conformismo dalla ribellione, l’apparenza dalla sostanza e l’oppressione dalla consapevolezza.