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Taormina risplende con la fondazione Bulgari, finanziato il restauro di Palazzo Corvaja

La maison sceglie la città per presenta la nuova collezione di gioelli ed investe nel recupero di affreschi seicenteschi

TAORMINA – La perla dello Jonio torna protagonista nel panorama internazionale non solo per la sua ineguagliabile bellezza, ma anche per la capacità di coniugare cultura, mecenatismo e governance innovativa. La città di Taormina, nei giorni scorsi, si è distinta per aver ospiato un evento di rilievo mondiale, la presentazione della nuova collezione di gioielli firmata Bulgari, la storica maison italiana oggi parte del colosso LVMH. L’iniziativa, si è spinta ben oltre la sfera del lusso e della moda, trasformandosi in un’opportunità concreta per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico artistico locale.

La Fondazione ha infatti deciso di sostenere economicamente il restauro di opere custodite all’interno del seicentesco Palazzo Corvaja, contribuendo così alla valorizzazione di uno dei luoghi simbolo della storia taorminese, gesto che unisce il fascino del presente, al dovere di custodire il passato. A confermarlo è l’amministrazione comunale, che ha voluto ringraziare ufficialmente la Fondazione, non solo per aver scelto la città come palcoscenico privilegiato di questo lancio, ma soprattutto per il significativo sostegno economico offerto per il rinnovamento di opere d’arte che rappresentano un autentico scrigno di storia cittadina.

Un affresco salvato dal tempo

Tra le opere interessate dall’intervento figura un prezioso affresco murale del secondo Seicento, rimasto per decenni in condizioni critiche, adagiato sul pavimento del Palazzo. Solo di recente, grazie ai lavori di recupero avviati dall’amministrazione è stato possibile metterlo in sicurezza e avviare le prime operazioni conservative. La donazione della Fondazione, ha quindi permesso di restituire alla città un tassello fondamentale della sua identità culturale, offrendo una nuova vita a testimonianze d’arte sopravvissute alle intemperie e all’inesorabile scorrere del tempo.

“L’intervento non ha solo un valore economico – afferma l’assessore al turismo e al commercio Jonathan Sferra – ma rappresenta una scelta strategica che mira a preservare la memoria storica di uno dei palazzi più significativi di Taormina. Coinvolgere soggetti privati in progetti di restauro significa aprire a un nuovo modello di governance che affianca pubblico e privato nella tutela del bene comune”.

Una visione di governance culturale partecipata

L’amministrazione, guidata dal sindaco e dall’assessorato competente si fa portavoce di una visione moderna e condivisa della gestione del patrimonio, dove fondazioni e multinazionali diventano partner attivi nella valorizzazione del territorio. In questo contesto, si inserisce anche il recente coinvolgimento di LVMH per il restauro della Villa Comunale, ulteriore esempio di sinergia tra eccellenze globali e vocazione locale.