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Messina Pride 2025, Rosario Duca: “Esistiamo, al di là di ciò che vogliono negare”

INTERVISTA Il presidente di Arcigay Messina risponde alla legge anti-Gpa con diritti, giovani e consapevolezza

MESSINA – Un fiume di persone, colori e diritti ha attraversato oggi la città dello Stretto. È tornato lo “Stretto Pride”, alla sua quinta edizione, con un corteo partecipato e festoso che ha ribadito un messaggio chiaro: nessuna libertà è reale se non è universale. L’edizione 2025, organizzata da Arcigay Makwan e patrocinata dal Comune di Messina, dalle partecipate Atm SpA e Messina Social City e dal gruppo Caronte & Tourist, si è svolta sotto lo slogan “Universalmente reali”.

Il corteo ha preso il via da piazza Antonello, attraversando corso Cavour, via Tommaso Cannizzaro e la carreggiata ovest di via Garibaldi, fino a piazza Unione Europea. In testa, un autocarro con musica e animazione, ma l’anima della manifestazione è stata profondamente politica e civile, rivolta contro ogni forma di discriminazione.

In città, il messaggio del Pride ha trovato eco anche negli spazi urbani: la facciata di Palazzo Zanca è stata illuminata con i colori dell’arcobaleno, e le pensiline Atm decorate con manifesti tematici. Un gesto simbolico, ma concreto, di sostegno istituzionale.

“Il Pride è una battaglia portata avanti con il sorriso, ma resta una lotta per i diritti di tutti e tutte”, ha rimarcato Rosario Duca, presidente di Arcigay Messina. “Non ci fermeremo finché ogni persona non sarà pienamente riconosciuta nella propria identità”. Le parole dell’assessora Liana Cannata hanno sottolineato il ruolo di Messina come città “aperta e accogliente”, mentre Alessandra Calafiore ha posto l’accento sull’impegno istituzionale contro l’esclusione e l’intolleranza.

La partecipazione è stata ampia, con migliaia di presenze non solo da Messina e provincia, ma anche dalla vicina Calabria, a conferma del ruolo sempre più centrale dello “Stretto Pride” nel panorama dei Pride italiani.

Per garantire il corretto svolgimento della manifestazione, l’amministrazione comunale ha disposto una serie di provvedimenti viari: divieti di sosta e transito lungo tutto il percorso dalle 14 alle 21, barriere antisfondamento in corrispondenza degli incroci principali, presidi a cura di Protezione civile, Atm, Amam e Polizia municipale.

Lo “Stretto Pride” conferma ancora una volta la sua natura duplice: una festa che richiama e unisce, ma soprattutto una presa di posizione collettiva per diritti troppo spesso messi in discussione. E a Messina, oggi, questa battaglia ha avuto il volto della gioia, del coraggio e dell’orgoglio.