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Atm Messina nel mirino del Pd: “Anomalie gravi nella gestione, Basile intervenga”

Dopo le dure denunce dei sindacati interni, si chiede di far luce sulle segnalazioni

MESSINA – Non si placa la bufera sulla messa in discussione della gestione di Atm S.p.A., la società partecipata del comune di Messina che gestisce il trasporto pubblico locale. Dopo le dure esternazioni di alcune sigle sindacali interne, che denunciano evidenti criticità nella conduzione aziendale, interviene con forza anche il gruppo consiliare del partito democratico, chiedendo un’azione immediata e risolutiva da parte del sindaco Federico Basile e della sua giunta.

Anomalie gestionali al centro delle critiche

“Da mesi denunciamo gravi anomalie nella gestione di Atm”, affermano i consiglieri Felice Calabrò, Alessandro Russo e Antonella Russo, evidenziando come le preoccupazioni non siano nuove, ma frutto di una lunga attività di ispezione, controllo e ascolto delle segnalazioni sindacali. Nello specifico, i consiglieri puntano il dito contro il coordinatore operativo dell’azienda e contro l’intero management, accusato di una conduzione poco trasparente e scarsamente collaborativa con gli organi istituzionali. “Abbiamo chiesto e ottenuto con grande difficoltà un’audizione dei vertici in commissione consiliare, ma le risposte fornite sono state evasive, lontane dal fugare i dubbi”, si legge ancora nella nota dei consiglieri.

Il silenzio della politica e la “tattica dello struzzo”

Fortemente messo in discussione anche l’atteggiamento di silenzio da parte dell’ amministrazione comunale, che, a dire del Pd, avrebbe evitato di affrontare i problemi in modo diretto, preferendo un atteggiamento elusivo: “L’amministrazione ha nascosto la testa sotto la sabbia, come lo struzzo, evitando ogni presa di responsabilità”, hanno lasciato intendere i consiglieri, richiamando il sindaco Basile a un ruolo attivo di vigilanza.
La critica, fa appello anche alla responsabilità politica dell’azienda: “l’Atm è una società partecipata, finanziata con risorse pubbliche. Ogni euro speso male ricade sui cittadini. Chi nomina i vertici deve assumersi l’onere del controllo. Non si può delegare tutto al management senza vigilanza”.

Accuse sindacali gravi discriminazioni e presunte ritorsioni

Le segnalazioni emerse dalle più recenti denunce sindacali delineano un quadro allarmante, che aggrava ulteriormente una situazione già critica. Secondo quanto riferito, si farebbe riferimento a presunte assegnazioni di turni lavorativi in modo discriminatorio legate all’appartenenza sindacale dei dipendenti, a presunti atti ritorsivi nei confronti di giovani autisti non conformi alle indicazioni del responsabile operativo, alle difficoltà nell’ottenimento delle ferie per i lavoratori non allineati con la direzione ed a minacce verbali e comportamenti giudicati come intimidatori.

Se confermate, tali condotte, configurerebbero una grave violazione dello statuto dei lavoratori e della normativa vigente in materia di tutela dei diritti sul lavoro, portando il partito democratico a sollecitare un’immediata verifica dei fatti e, laddove vengano individuate responsabilità, l’adozione di adeguati provvedimenti sanzionatori.

Il tempo della verifica e delle scelte

“La situazione richiede un cambio di passo immediato – conclude la nota – l’amministrazione Basile non può più sottrarsi al dovere di vigilanza politica sull’Atm. Se le accuse sono fondate, è necessario procedere con decisione, fino ad arrivare se necessario alla sostituzione del management”.

I consiglieri democratici richiamano il principio di responsabilità politica e amministrativa come fondamento dell’azione pubblica. “Basile deve battere un colpo. ATM non è un corpo estraneo all’amministrazione cittadina, ma ne è parte integrante. È tempo di chiarezza, trasparenza e scelte coraggiose”.