MESSINA – La vertenza Atm S.p.A. continua ad agitare il dibattito pubblico ed istituzionale cittadino. Dopo le pesanti accuse mosse dalle sigle sindacali, arriva la replica ufficiale dell’azienda del trasporto pubblico messinese che, attraverso una nota diffusa alla stampa, contrattacca duramente e difende la gestione in atto. Parole nette, che da un lato rivendicano i risultati raggiunti, dall’altro denunciano gravi negligenze operative da parte di alcuni dipendenti, ritenute all’origine di recenti disservizi.
Atm accusa: “I sindacati usano argomenti strumentali per coprire inefficienze”
Nel documento trasmesso alla stampa, l’azienda esprime rammarico per il ripetersi sistematico, a suo dire “strumentale”, delle critiche sindacali. Secondo la partecipata, l’innalzamento del livello dello scontro mediatico e sindacale sarebbe finalizzato a distogliere l’attenzione da episodi interni di “gravi negligenze” compiute da specifici operatori, responsabili, secondo Atm di potenziali rischi alla sicurezza e all’efficienza del servizio. Tra i casi citati vi è la mancata comunicazione della deviazione obbligatoria per gli autobus in occasione dell’ordinanza del 22 maggio 2025, che vietava il transito a mezzi superiori alle 3,5 tonnellate in un tratto di via Nazionale a Santa Margherita. Un’omissione che, come sottolinea l’azienda, “avrebbe potuto provocare gravi conseguenze, evitata solo grazie alla presenza fortuita della Polizia Municipale”.
Situazione analoga, denuncia ancora l’Atm, si sarebbe ripetuta in occasione della processione del carro trionfale di Sant’Antonio lo scorso 15 giugno, quando la mancata disposizione di prescrizioni ai conducenti è stata corretta solo grazie all’intervento del responsabile operativo, oggi sotto attacco sindacale.
“Un’azienda sana, moderna e trasparente”
Nel lungo intervento, l’azienda di trasporti messinese asottolinea invece i risultati positivi della nuova gestione, tra cui spiccano l’ammodernamento del parco mezzi, l’aumento degli utenti, il boom di abbonamenti e la reputazione crescente a livello nazionale. A detta dell’azienda, “i bus sono sempre pieni, le fermate affollate, e i cittadini stanno riscoprendo il mezzo pubblico come alternativa concreta e sostenibile all’auto privata”.
Particolare attenzione viene data anche all’indice di gradimento degli studenti universitari fuori sede e dei giovani frequentatori della movida notturna, che usufruiscono del servizio notturno per spostarsi in sicurezza. ATM respinge quindi al mittente le accuse di autoritarismo, gestione punitiva dei turni, minacce disciplinari e discriminazioni sindacali, definite “improprie, diffamatorie e anche al limite della calunnia”. Per l’azienda, si tratta di affermazioni “che esulano dalla rappresentanza sindacale e assumono profili rilevanti sul piano penale”.
L’affondo contro il passato e la gestione “co-governata” dai sindacati
La parte più dura della replica riguarda il confronto con il passato. Atm accusa apertamente le sigle sindacali di voler “tornare indietro” ai tempi dell’azienda speciale, una gestione che la società definisce “clientelare, inefficiente, sommersa dai debiti“. Un passato che, secondo l’azienda, molti lavoratori e cittadini ricordano con disagio, fatto di autobus vuoti, stipendi non pagati, orari incerti e scarsa trasparenza.
“La città non ci sta”, tuona il comunicato, aggiungendo come l’attuale azienda sia una realtà in grado di pagare regolarmente gli stipendi, attrarre giovani professionisti, permettere ai dipendenti di accedere a mutui e finanziamenti e soprattutto rendere un servizio funzionale e puntuale alla cittadinanza.