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LA DIRETTA Taormina, quinta notte al presidio: “La stanchezza si fa sentire, ma non ci fermiamo”

I genitori dei piccoli pazienti del Ccpm non lasciano l’ospedale San Vincenzo. Patané a Radio Taormina Tv: “Serve una risposta chiara, non promesse. De Luca non ha portato certezze”

TAORMINA – “La stanchezza si fa sentire, ma non ci fermeremo”. È il grido ostinato dei genitori dei bambini in cura al Centro di cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo, alla loro quinta notte di presidio davanti all’ospedale San Vincenzo. Neanche la pioggia, né la fatica, riescono a scalfire la determinazione di chi, da giorni, chiede risposte concrete sul futuro del centro di eccellenza taorminese.

A dar voce al presidio è stato Antonio Patané, portavoce del Comitato Genitori Ccpm, intervenuto questa mattina a Radio Taormina Tv, nel corso della trasmissione Tao Mattina Live condotta da Carmelo Caspanello. “Le notti passano, la stanchezza inizia a farsi sentire – ha spiegato – ma la nostra presenza qui è l’unica forma di pressione che abbiamo . Non possiamo andarcene senza una risposta chiara, senza un impegno scritto”.

Patané ha ripercorso anche l’incontro con il sindaco Cateno De Luca, avvenuto ieri al presidio. “È venuto, ha parlato, ma non ha portato nulla di nuovo – ha detto –. Ci ha riferito di un’intesa vicina, ma senza elementi precisi. Non abbiamo visto documenti, né date, né firme. E non possiamo affidarci alle parole”.

Il portavoce del Comitato ha sottolineato il clima di frustrazione crescente tra le famiglie. “C’è chi si sposta da lontano, chi lascia il lavoro, chi non dorme da giorni – ha spiegato –. E nel frattempo nessuna istituzione regionale ha ancora comunicato ufficialmente quale sarà il destino del Ccpm dopo il 31 luglio 2025, quando scadrà l’ultima proroga”.

Il riferimento al sindaco di Taormina si accompagna anche a un’amara considerazione: “In passato ci insegnava che le battaglie si combattono in strada, oggi ci invita a fidarci. Ma noi, per tutelare i nostri figli, restiamo qui. Fino a quando sarà necessario”.

Nonostante la fatica e il freddo, il presidio prosegue. I genitori annunciano nuove iniziative di sensibilizzazione, a partire da una raccolta firme e dalla mobilitazione delle associazioni civiche e mediche. “Non è una battaglia solo nostra – ha aggiunto Patané –. È una questione di diritto alla salute per tutti i bambini siciliani che non possono essere costretti a cure fuori regione”.

Nel frattempo si attende l’annuncio ufficiale promesso dal presidente della Regione Renato Schifani, indicato da De Luca come l’unico a poter formalizzare l’accordo. Ma fino ad allora, davanti al San Vincenzo, le famiglie restano. Sempre più stanche, ma sempre più determinate.