TAORMINA – Dopo la quarta notte di protesta sotto la pioggia, davanti all’ospedale San Vincenzo, questa mattina al presidio dei genitori dei piccoli pazienti del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo è arrivato anche il sindaco di Taormina, Cateno De Luca. Il primo cittadino ha voluto incontrare personalmente le famiglie per testimoniare la propria vicinanza e fare il punto sugli sviluppi istituzionali della vertenza che tiene con il fiato sospeso centinaia di famiglie siciliane.
“Abbiamo seguito passo dopo passo l’evoluzione di un’intesa complessa – ha dichiarato De Luca – in stretto contatto con il presidente Schifani, che ha preso a cuore la risoluzione della questione. Oggi esiste una strategia chiara, in grado di rispondere alle esigenze del territorio”.
Il sindaco ha sottolineato il valore strategico del Ccpm nella rete sanitaria regionale: “Per noi il Centro di Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina è un pilastro – ha aggiunto – e questo anche grazie a chi, come voi, continua a sensibilizzare le istituzioni con determinazione e dignità”.
De Luca ha poi ricordato che, superato il vincolo normativo del cosiddetto “decreto Balduzzi”, oggi la permanenza del Centro dipende da un equilibrio tecnico-finanziario che coinvolge il Ministero della Salute e il Mef. “Non si tratta solo di volontà politica – ha detto – ma di rispettare regole e vincoli. Ed è su questo che stiamo lavorando per garantire la continuità del servizio qui, a Taormina”.
La replica dei genitori: “Parole, nessuna certezza”
Ma il Comitato dei Genitori del Ccpm non si è detto affatto rassicurato. In una nota diffusa dopo l’incontro, ha espresso delusione e amarezza per l’assenza – ancora una volta – di risposte concrete. “Sentirci dire che il presidio non è utile, perché il governo Schifani è al lavoro, non solo ci mortifica – scrivono – ma ci pone di fronte all’ennesimo dubbio: quanto vale davvero la serenità delle famiglie con figli cardiopatici per la politica siciliana?”
I genitori hanno ricordato che l’ultima proroga scadrà il 31 luglio 2025 e che da mesi, attraverso pec, solleciti e comunicati, chiedono informazioni ufficiali che continuano a non arrivare. “Oggi ci viene chiesto di fidarci sulla parola, senza nulla di scritto. Ma noi stiamo qui anche perché nessuno, incluso il sindaco, ci ha mai dato certezze”.
Nel comunicato si critica anche la reazione di De Luca durante il confronto con una madre in lacrime, che gli ha fatto notare come – non avendo figli malati – non possa comprendere fino in fondo la loro angoscia. “Un tempo – ricordano – era lui stesso a dire che le battaglie si fanno in strada, non dietro uno schermo. Oggi sembra aver cambiato registro”.
Il presidio continua
Nonostante il maltempo e le difficoltà, i genitori annunciano che non lasceranno il presidio finché non arriverà un impegno formale e scritto sul futuro del Ccpm. “Resteremo qui – ribadiscono – finché non avremo nero su bianco la certezza che questo centro di eccellenza non verrà chiuso”.
Nel frattempo, sono pronte nuove iniziative di sensibilizzazione: raccolta firme, coinvolgimento dell’opinione pubblica nazionale e comunicazione diretta con il territorio. “Il nostro diritto alla salute – concludono – non può essere ignorato. E niente e nessuno ci farà cambiare idea”.
In attesa dell’annuncio ufficiale promesso da De Luca come “imminente”, la mobilitazione resta viva. E nel silenzio delle notti piovose, davanti al San Vincenzo, si alza forte la voce di chi lotta per non vedere spento il cuore della sanità pediatrica siciliana.