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INTERVISTA Aia Messina chiude la stagione tra premi e inclusione. Morabito “Gli arbitri crescono anche fuori dal campo”

VIDEO. Consegnata la borsa di studio “Barbara Minutoli” ai giovani più meritevoli. Il presidente: “Più ragazze in campo, ma serve un cambio culturale contro le aggressioni”

MESSINA – Si è conclusa con una serata celebrativa la stagione sportiva della sezione Aia (Associazione Italiana Arbitri) di Messina. Un’annata intensa e ricca di appuntamenti importanti sia dal punto di vista tecnico che associativo. A fare il bilancio è il presidente della sezione, Santino Morabito: “È stata una stagione intensa celebrata questa sera con le premiazioni dei nostri associati che hanno raggiunto traguardi significativi. Ma già ci stiamo già preparando per la prossima, che auspichiamo sia altrettanto ricca di soddisfazioni”.

Il premio “Barbara Minutoli”

Tra i momenti più significativi della serata l’assegnazione della borsa di studio “Barbara Minutoli”, giunta alla settima edizione. Un’iniziativa fortemente voluta dalla sezione per premiare i giovani arbitri che si distinguono non solo sul campo ma anche nella vita quotidiana e nel percorso scolastico o lavorativo. Spiega il presidente: “È una borsa di studi che è stata istituita 7 anni fa, quindi siamo alla settima edizione perché come sezione arbitri siamo molto attenti a garantire che i nostri ragazzi, oltre ad ottenere dei risultati importanti sul terreno di gioco, lo facciano anche nella vita”.

“Quindi – prosegue il presidente – se sono studenti sono traguardi importanti nel loro percorso di formazione scolastico o universitario, se sono lavoratori nel percorso professionale. Noi, quindi, incentiviamo in sinergia con le famiglie affinché questi giovanissimi arbitri ottengano dei risultati importanti anche nel percorso scolastico assegnando, a fine stagione, una borsa di studio che consentirà loro di acquistare libri, di iscriversi all’università l’anno prossimo. Quest’anno è stata assegnata ad un ragazzo che ha presentato una pagella di titoli di studi con una media nell’anno scolastico del 9,43. Ma abbiamo ricevuto ben dodici richieste di adesione alla borsa di studio con voti lusinghieri. E questo ci fa molto piacere”.

Aggressioni agli arbitri: adesso è un reato penale

Tra i temi toccati anche il fenomeno delle aggressioni agli arbitri. Emblematico il caso dell’aggressione avvenuta pochi mesi fa ai danni di un arbitro di appena 16 anni a Messina. Ora però c’è una svolta importante: l’aggressione a un arbitro è considerata reato penale. Gli arbitri sono stati equiparati, per legge, ai pubblici ufficiali durante lo svolgimento delle gare, indipendentemente dalla categoria. “Dal punto di vista normativo è un risultato importante. Ma io non riesco a gioire per questo. Il risultato legislativo deve essere accompagnato da una serie di iniziative che devono intervenire nel tessuto culturale della nostra società. Occorre cambiare la mentalità e non tanto la mentalità dei giovani calciatori, quanto quella dei genitori. Il problema è lì”.

“Il mondo del calcio ha bisogno di arbitri donne”

Tra i temi affrontati durante la serata anche quello del reclutamento dei giovani arbitri, con un’attenzione particolare all’inclusione femminile. Il presidente Santino Morabito ha sottolineato l’impegno della sezione nel coinvolgere sempre più ragazze nel mondo arbitrale. “La nostra attività di reclutamento continua, soprattutto all’interno degli istituti scolastici. Il nostro auspicio è che sempre più ragazze possano avvicinarsi a questo mondo”.

“Quest’anno, ad aprile – prosegue Santino Morabito -, abbiamo festeggiato un traguardo importante: l’esordio in terza categoria di una direttrice di gara, Rebecca Arena. Era da molti anni che Messina non contava un arbitro donna in quella categoria. Le ragazze devono sapere che il mondo del calcio ha bisogno di arbitri donne, e noi faremo tutto il possibile affinché partecipino attivamente alla nostra vita associativa”. (Immagine di copertina: Gino Florena)