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INTERVISTA Helios, il primo motovlogger di Messina: “Così insegno l’educazione stradale”

VIDEO. Dal sellino della sua moto, e attraverso i suoi profili, Heliosquellogreco mostra la guida "incivile" dei messinesi e spera di poter portare la sua esperienza nelle scuole

MESSINA – Un percorso nato da un riscatto in amore. Questa è la storia di Helios Gentile, conosciuto sui social come Heliosquellogreco, il primo motovlogger di Messina. Attraverso le sue pagine social, Helios racconta la città dal sellino della sua moto mostrando, grazie a una GoPro montata sul casco, le difficoltà e soprattutto l’inciviltà quotidiana che affligge le strade messinesi. Il tutto con ironia.

Attualmente studente universitario di lettere e lavoratore, il termine motovlogger non è stato coniato da lui, ma a Messina è sicuramente il primo a portare questo format in città. “In Italia ce ne sono tanti – spiega -, ma qui è una novità. Questo mi ha aiutato. Alcuni colleghi mi sostengono, un creator di Genova mi ha ispirato durante la pandemia. Quindi il primo in Italia assoluto no, ma a Messina sì. Però non è importante essere i primi o gli ultimi, l’importante è farlo bene”.

“Un rifiuto in un’opportunità”

“Questa idea nasce da una storia molto complicata – prosegue il creator – diciamo da una storia travagliata a livello emotivo, cioè un rifiuto in amore. L’ho accettato, non c’entra niente con le solite cose che si fanno: mi sono messo a casa, ho montato i video e ho registrato tutto grazie a un casco con videocamera. Mi sono divertito e sono riuscito a trasformare un rifiuto in un’opportunità. È la cosa di cui vado fiero, e di cui anche la persona che mi ha rifiutato è fiera. Mi hanno scritto che è molto nobile quello che faccio come denuncia ma in realtà è nato per gioco, l’ho pure detto a dei ragazzi che mi hanno fermato”.

Numeri in crescita nei suoi canali social

I suoi canali vantano già tantissimi iscritti: più di seimila su YouTube e la soglia dei diecimila su Instagram. Numeri che nemmeno lui si aspettava: “La mia mentalità è che non devo cercare i numeri – spiega Helios -, per me sono un souvenir. La mia testa dice che non è niente, sono l’un percento di quello che vorrei fare. Non ho obiettivi definiti, cioè so cosa vorrei fare: vorrei puntare sempre al massimo. Però non me lo aspettavo, non era questo il focus. Se fossi partito con questa idea in testa non sarei qui. Sono andato in posti che non avrei mai immaginato di visitare e di essere invitato in altri, anche di questa intervista sono contento. Sono contento perché è nato tutto per caso, per sbaglio in realtà”.

Nel suo canale documenta anche un incidente, capitato proprio mentre stava girando un video. Riguardo alla guida, il giovane creator sottolinea: “La guida peggiora a Messina, raramente vedo casi di civiltà. Però mi sono fatto la pelle e so dove stare più attento. L’incidente è successo con una persona che conoscevo. Adesso mi faccio due risate, ai tempi con la moto un po’ rotta meno. Succedevano molte cose ai tempi, soprattutto nel tragitto casa – scuola. Nell’ora di punta succedevano pazzie, ora mi faccio le risate”.

“Vorrei coinvolgere le scuole”

Per quanto riguarda i progetti futuri, Helios spera di portare la sua esperienza tra i giovani: “Mi è venuto in mente mesi fa, anche perché sono figlio di un’insegnante. Vorrei coinvolgere le scuole in un progetto di sensibilizzazione. Tuttavia, non basterebbe solo la mia partecipazione; sarebbe necessario il supporto del sindaco, dell’amministrazione comunale e di altre figure istituzionali che possano aiutarmi a far arrivare il messaggio ai giovani. Da un giovane a un giovane il messaggio è più diretto. Sarebbe qualcosa di nuovo a Messina. Se dipendesse da me, sarei già in tutte le scuole a parlarne, anche solo come amico, come persona conosciuta o che potrebbe esserlo”.

E in merito ai progetti futuri, eccone un altro in cui il giovane creator vorrebbe cimentarsi: “Vorrei realizzare uno storytelling su un pilota messinese di kart che ho conosciuto, molto più giovane di me”.