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INTERVISTA Un cammino per Sant’Annibale: Messina riscopre i luoghi della carità in vista del centenario

Itinerario diocesano modulabile in tre tappe: dal centro storico alla Guardia, ritorno lungo la litoranea. Presentazione con il vescovo Cesare Di Pietro e la famiglia rogazionista

L’intervista a Padre Reinaldo Leitão De Sousa

MESSINA – Presentato l’itinerario diocesano dedicato a Sant’Annibale Maria di Francia, pensato per accompagnare le celebrazioni del centenario della morte che inizieranno il 1 giugno 2026. La famiglia rogazionista e le Figlie del Divino Zelo propongono un cammino accessibile e modulabile, per uno, due o tre giorni, che collega i luoghi segnati dalla vita e dall’opera del santo messinese, intrecciando memoria, spiritualità e attenzione sociale.

In conferenza stampa sono intervenuti il vescovo ausiliare Cesare Di Pietro e, da remoto, il superiore generale dei rogazionisti padre Bruno Rampazzo. Con loro i consiglieri generali suor Barbara e padre Reinaldo, insieme all’esperto Antonio Tavilla che ha curato la logistica del percorso. A dare identità visiva al progetto è un simbolo che parla alle comunità: la “S” di speranza, i cinque continenti, un cuore e le spighe di grano – segni che richiamano la dimensione universale del rogito, la carità operosa e il pane condiviso.

Nella versione completa, il primo giorno è dedicato al centro storico: partenza dalla basilica di Sant’Antonio in via Santa Cecilia e arrivo alla casa di santa Eustochia nel quartiere Annunziata. La seconda tappa si sviluppa dall’Annunziata lungo un tracciato collinare con passaggio su Monte Ciccia fino al Santuario di Guardia. Il terzo giorno prevede il rientro verso il centro cittadino costeggiando il mare, lungo la via Consolare Pompea. I promotori sottolineano la flessibilità del cammino, pensato per parrocchie, gruppi giovanili, pellegrini e scuole, con possibilità di percorsi parziali e tempi adattabili alle capacità dei partecipanti.

L’iniziativa punta a far riscoprire la figura di Sant’Annibale – apostolo della carità educativa e sociale, radicato nei quartieri popolari e attento ai più fragili – e a preparare la città alle celebrazioni del 2026 con un gesto concreto di partecipazione. Calendario, materiali e modalità di adesione saranno resi noti in prossimità dell’avvio delle iniziative legate al centenario.